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Cassettiere per la droga in vendita sul gruppo Facebook di Giugliano

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Avrebbero usato le cassettiere da ufficio per nasconderci la droga e poi alcune di queste sarebbero apparse in un gruppo vendita Facebook di Giugliano. Una ditta di spedizione sarebbe stata al centro di un traffico internazionale di droga sull’asse Spagna-Napoli-Giugliano. L’attività commerciale era riconducibile ad Antonio Mallardo che importava e nascondeva la droga per Mario CardilloNell’ultima indagine che ha sgominato il gruppo guidato dal 51enne napoletano, detto Maritiell ‘o Meccanico, c’è un dettaglio a dir poco singolare.

L’allerta a Giugliano dopo il sequestro di marijuana

In due conversazioni, risalenti al 2020, sarebbe emerso che Mallardo fosse in attesa di altre due spedizioni dalla Spagna. Il 12 marzo arrivano 2 pallet di mobili nella sede di un’altra ignara ditta a Teverola dove quel giorno i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli sequestrano 48 kg di marijuana.

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Subito scatta l’allarme dovuto al possibile arrivo dei militari nella sede a Giugliano. Mallardo chiede al suo aiutante, Dreyck Gusmao De Azevedo, di liberare il locale nel quale era nascosto un carico di marijuana ricevuto a febbraio: “Devi tornare un attimo qua… dai… hai capito?“.  I due mettono le scatole sul furgone per poi sbarazzarsi della mobilia.

“Stanno vendendo sopra a Facebook”, il destino delle cassettiere

In una conversazione del 17 marzo, il 43enne di Giugliano veniva informato dal suo collaboratore brasiliano che: “Eh! Questi così che mo’ buttammo tutti quanti… li stanno vendendo sopra a Facebook”. Mallardo è stato informato che le cassettiere buttate, con ogni probabilità contenenti la droga, circolavano in foto sul noto social network.

Gli investigatori hanno poi accertato che quei mobili d’ufficio erano compatibili con quelli usati da Mallardo per gestire i suoi traffici. La conferma arriverebbe dalla comparazione delle foto delle cassettiere pubblicate sul gruppo Facebook con quelle sequestrate a Teverola.

Le immagini del sequestro

L’indagine sul traffico di droga dalla Spagna a Giugliano

La notte del 28 ottobre 2025 è stata sgominata una catena logistica studiata per nascondere ai controlli l’arrivo in Italia di cocaina, hashish e marijuana provenienti dalla Spagna. Dal gennaio 2019 al maggio 2020, gli investigatori del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla DDA partenopea, hanno ricostruito i ruoli e la struttura dell’organizzazione.

Il percorso logistico prevedeva l’importazione dalla penisola iberica, il trasferimento verso il deposito a Giugliano e la successiva suddivisione in dosi destinate alle piazze di spaccio in diversi comuni di Napoli e Caserta. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati complessivamente circa 102 kg di droga.

Cosa succedeva nella ditta di Giugliano

Copertura amministrativa: fatture, DDT e documentazione che rendevano le spedizioni apparentemente lecite. Punto di transito: magazzino in cui ricevere, aprire e ridistribuire i carichi. Centro di smistamento: suddivisione della merce in quantitativi più piccoli, pronti per la distribuzione capillare. Schermo per i protagonisti: la gestione formale della ditta limitava i contatti diretti tra fornitori esteri e canali di vendita locali.

Arrestato nel blitz antidroga a Giugliano, ai domiciliari Mario Cardillo

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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