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Ritrovato il cadavere del disperso, 4 morti dopo la caduta della funivia del Faito

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È stato ritrovato ritrovato il cadavere della persona dispersa nella tragedia avvenuta alla funivia del Monte Faito. Purtroppo è salito a 4 morti e un ferito grave il bilancio della tragedia avvenuta nel pomeriggio a Castellammare di Stabia. A confermarlo è anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che parla di una: “Tragedia che interpella le coscienze di tutti”. Il ferito è stato trasferito in eliambulanza in codice all’ospedale del mare di Napoli ed è ritenuto in gravi condizioni.

Secondo quanto si apprende, la cabina della funivia si sarebbe sganciata a pochi metri dall’arrivo un stazione e, precipitata, sarebbe rotolata giù verso valle per centinaia di metri.

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Il video della funivia del Faito

Le reazioni alla tragedia della funivia del Faito

Il Ministro Matteo Salvini, profondamente addolorato per le vittime, ha chiesto un report accurato sull’incidente della funivia sul monte Faito. L’obiettivo è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi. Così una nota del Mit.

“Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile su cui ovviamente andrà fatta chiarezza”. Lo dice a Castellammare di Stabia Umberto de Gregorio, presidente dell’Eav, la società regionale che gestisce la funivia del Faito, impianto che – ricorda – l’anno scorso ha trasportato 108mila passeggeri. I cronisti gli chiedono se il forte vento e le condizioni meteo non avrebbero potuto suggerire la chiusura dell’impianto: “Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità. A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop”.

De Gregorio ricorda che l’impianto ha riaperto la settimana scorsa dopo la pausa invernale “con tutte le condizioni di sicurezza”. “Gli operatori della funivia del Faito sono attaccatissimi al proprio lavoro, persone di grande livello tecnico e umano. Il nostro è un dolore profondo”.

Il cordoglio del sindaco di Castellammare di Stabia

“Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito”. Lo dice il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, rispondendo ai giornalisti, confermando che sulla cabina caduta c’erano cinque persone, quattro turisti e il macchinista. Tutti salvi i dodici turisti stranieri che erano rimasti bloccati nella cabina a valle, a pochi metri dal suolo, portati giù con imbragature e un verricello. Il sindaco ricorda che la funivia ha riaperto una settimana fa dopo lo stop invernale: “I dipendenti Eav hanno ripetuto che sono orgogliosi della tecnologia dell’impianto, hanno detto che fanno sistematicamente le prove di sicurezza nel caso si dovesse spezzare il cavo di trazione”.

Morto il dipendente Eav 

Si chiamava Carmine Parlato una delle vittime del crollo della cabina al Monte Faito. L’uomo, dipendente Eav, viveva a Napoli. Per un periodo è stato un operatore presso il deposito dei bus a Sorrento, prima di essere trasferito alla funivia.

Tre le vittime accertate e un ferito grave, mentre sono in corso le ricerche di una quinta persona che sarebbe al momento dispersa. L’impianto era stato riaperto per la nuova stagione turistica appena una settimana fa dal sindaco di Castellammare di Stabia.  Luigi Vicinanza aveva anche condiviso sui social il video della prima corsa.

La nota dei sindacati Filt Cgil

“Si chiamava Carmine Parlato ed era un iscritto alla Filt Cgil l’operatore di bordo della funivia che collega Castellammare di Stabia al Monte FAITO, gestita da Eav, che è precipitata in seguito al distacco di un cavo oggi pomeriggio. Parlato è una delle vittime. Ne dà notizia il sindacato. ‘Siamo di fronte a una tragedia che lascia senza fiato e senza parole – è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro, e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci -. Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità’”.

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