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HomeCronacaChiusura Nabilah, il titolare si difende: "I fatti sono stati travisati"

Chiusura Nabilah, il titolare si difende: “I fatti sono stati travisati”

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In seguito all’ordinanza di chiusura del Nabilah da parte del Comune di Bacoli, firmata dal sindaco Josi Della Ragione a causa di presunti abusi edilizi, Luca Iannuzzi, amministratore delegato dell’Arcadia Srl, azienda che gestisce il noto locale, attraverso un comunicato stampa rende noto di aver affidato il ricorso ad un pool di tecnici e avvocati e che intende fare tutto il possibile per tutelare la sua società.

LA REPLICA DEL NABILAH

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“Il Nabilah è stato interessato da due ordinanze, una di demolizione di opere presuntivamente abusive che interessano solo il 10% della superficie totale oggetto di concessione ed una che sospende la somministrazione di cibi e bevande che ha come motivazione appunto la presunta difformità urbanistica.

Il fatto che l’area oggetto dei presunti abusi, per i quali sono in corso interlocuzioni con l’amministrazione, rappresenti solo il 10% della superficie ci consente di chiedere la prosecuzione dell’attività nella zona non oggetto di interesse e quindi di continuare nella nostra normale attività.

Per la parte relativa alle presunte difformità urbanistiche si precisa che i provvedimenti emessi dal Comune di Bacoli sono fondati su presupposti errati che la nostra società si riserva di chiarire nelle sedi competenti.

Intendiamo in ogni caso avviare un dialogo costruttivo con l’ente, e nel caso di una mancata considerazione delle nostre legittime istanze avvieremo il ricorso agli organi di giustizia amministrativa competenti per tutelare la nostra società, la sua immagine e i nostri lavoratori.

Con questa nota ci preme inoltre precisare che non sono stati apposti sigilli e non ci sono procedimenti penali in corso: si tratta di un procedimento amministrativo di verifica che interessa tutta la zona circostante, promosso dall’ente al fine di vigilare con attenzione e che consentirà di portare all’attenzione dell’amministrazione le esigenze di questa parte del territorio comunale che necessita di una pubblica illuminazione e di maggiore vigilanza al fine di garantire la sicurezza di noi operatori commerciali e dei numerosi amanti della nostra costa, tanto da consentire la corretta e ordinata fruizione del nostro litorale.

Certi della correttezza e della legittimità dell’azione di tutti i soggetti coinvolti auspichiamo una veloce risoluzione della questione nel rispetto di tutte le leggi e le regole esistenti.

“I provvedimenti emessi dal Comune di Bacoli sono fondati su presupposti erronei che la società si riserva di chiarire nelle sedi competenti” afferma l’imprenditore che, pur tendendo la mano al Comune, sottolinea la volontà di salvaguardare i posti di lavoro e l’immagine del locale attraverso gli organi competenti. Questo, spiega, qualora non ci dovesse essere un dialogo con l’Ente: “Intendiamo instaurare in primo luogo un dialogo costruttivo con l’ente riservandosi ovviamente in caso di mancata considerazione delle legittime istanze di riesame il ricorso agli organi di giustizia amministrativa competenti per le diverse azioni a tutela della società, della sua immagine, dei suoi legittimi interessi patrimoniali e per la salvaguardia dei rapporti di lavoro. Il travisamento dei fatticonclude rispetto alla copiosa documentazione prodotta ha generato l’emissione di provvedimenti profondamente afflittivi fondati su una istruttoria lacunosa che meritano di essere riesaminati”.

Chiude il Nabilah a Bacoli, riscontrati abusi edilizi nella struttura

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