Colpi di pistola nella notte ad Altavilla Irpina, in provincia di Avellino, contro l’abitazione di Americo Marrone, il quarantenne presunto narcotrafficante detenuto dal giugno dell’anno scorso nel carcere di Avellino dove sta scontando un cumulo di pene. Gli aggressori, sconosciuti e mascherati, hanno aperto il fuoco contro la porta d’ingresso lanciando un sinistro avvertimento ai danni del pluripregiudicato.
Questo non è il primo episodio che coinvolge Marrone: lo scorso dicembre, durante una perquisizione domiciliare, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino avevano scoperto duecentomila euro in contanti nascosti dietro al frigorifero, provento delle sue presunte attività illecite.
La famiglia del detenuto l’obiettivo dei sicari
La gravità della situazione è ulteriormente accentuata dal fatto che Marrone si trova in carcere, rendendo chiaro che l’obiettivo dell’attacco era la sua famiglia, composta da una donna e due figli. L’indagine dei Carabinieri dovrà chiarire il movente di questa intimidazione avvenuta nella serata di sabato e la possibile connessione con il passato criminale del narcotrafficante. Attualmente, le indagini sono coordinate dalla Procura di Avellino, ma non è escluso che venga coinvolta anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, data la rilevanza criminale dell’individuo coinvolto.
Questa vicenda inquietante rappresenta un grave attacco alla sicurezza e alla serenità della famiglia di Marrone. Sarà fondamentale per le autorità scoprire la verità dietro questo attentato e garantire la protezione dei suoi cari.
A riportarlo, AvellinoToday.
