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sabato, Aprile 20, 2024
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Blitz nel cimitero di Marano, scoperta la vendita di lumini senza permesso

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di Angelo Covino

Nell’ambito dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale, personale del Comando di Polizia Municipale di Marano, ieri mattina, poco dopo le 10:30, si è presentato nel Cimitero comunale per un’ispezione generale. L’approfondito controllo effettuato dagli agenti, coordinati sul posto dal Comandante Colonnello Luigi Maiello, ha permesso di individuare alcune irregolarità amministrative tra cui la presenza di ceri votivi che venivano venduti senza la prescritta autorizzazione commerciale (assenza di Scia). In pratica gli uomini del Comando della Caserma San Sebastiano di Marano, hanno accertato che all’interno di un’Arciconfraternita, erano custoditi un migliaio di ceri votivi, pronti per essere venduti al pubblico.

IL SEQUESTRO DEL MATERIALE VOTIVO

A seguito dell’infrazione rilevata, gli agenti hanno operato sia il sequestro amministrativo dell’ingente materiale votivo, suddiviso in 40 scatoloni da 12 ceri grandi ed altri da 20 piccoli, che una sanzione pecuniaria ai referenti dell’Arciconfraternita. Verbale che parte da 2500 ai 15mila euro. In questi casi la somma che verrà applicata sarà di circa 5mila euro. Ma l’attività di polizia, non si è limitata solo al controllo delle Arciconfraternite, ma estesa anche all’interno dei locali della guardiania.

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Qui, gli uomini della polizia municipale hanno sorpreso un soggetto D.T. di anni 61, pluripregiudicato, referente di una ditta che si occupa di vendita e commercio di oggetti sacri. L’uomo, secondo la polizia municipale, si intratteneva amabilmente nei locali della guardiania cimiteriale senza averne titolo. Per lui è scattata una segnalazione al Commissariato di Polizia di Giugliano per la proposta di un foglio di via dai pubblici uffici e dai luoghi dove è stato controllato, nonché una annotazione di PG e un Daspo urbano, già annotato nei registri dal Comandate Colonnello Luigi Maiello.

La presenza del pregiudicato all’interno della guardiania – fanno sapere dal Comando – Sarà oggetto di un provvedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti comunali preposti al controllo che non hanno segnalato le anomalie accertate durante il blitz. Ancora una volta l’incessante lavoro svolto sul territorio comunale dalla polizia locale produce effetti sperati non solo alla tutela degli interessi economici ma anche a tutela dell’Ente comunale”.

L’INTERVENTO DELLA CONFRATERNITA

Sulla vicenda è intervenuta la Confraternita che pur rispettando a pieno l’operazione condotta dai vigili, ritiene opportuno: “Non dimenticare che la luce votiva costituisce un elemento essenziale dell’attività devozionale. La Confraternita avrà cura di assicurare ai fedeli che frequentano la cappella, il servizio votivo, il quale rientra tra le finalità istituzionale della congrega come anche stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato del 15.11.2021, che autorizza le Confraternite, in quanto Enti ecclesiastici, ad incassare contributi e offerte per finanziare e mantenere in vita le attività di religione e culto in cui ricadono ovviamente le luci votive, in quanto simbolo dell’attesa “resurrezione”.

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