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“Dammi le chiavi”, sequestrato a Scampia in cambio della casa popolare

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I ras e gli affiliati al clan Cifariello-Cancello avrebbero prima tentato minacciato una famiglia residente a Scampia, aspettandoli sotto lo stabile di residenza armati di mazze. Poi hanno sequestrato il titolare dell’immobile, come forma di riscatto, i suoi familiari doveva cedere le chiavi e di conseguenza la casa. L’obiettivo del clan era impossessarsi dell’alloggio nella regolare disponibilità della famiglia di Scampia.

“Portaci le chiavi”, le minacce alla famiglia

La vittima, resasi conto che esponenti della criminalità lo stavano cercando, anche chiedendo di lui ai suoi familiari, avrebbe raggiunto una sala scommesse, utilizzata come punto di ritrovo dai membri del clan, per chiedere spiegazioni su cosa stesse succedendo.

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In manette i nuovi ras di Scampia, sgominato il clan Cifariello-Cancello

Giunto sul posto insieme al figlio, l’uomo, dopo essere stato insultato da alcuni affiliati, sarebbe stato minacciato per farlo liberare il suo appartamento entro un’ora. Inoltre sarebbe stato sequestrato all’interno nell’attesa che il figlio, lasciato libero di andare ad avvisare i familiari, tornasse e consegnasse loro le chiavi della casa.

Alcuni giorni dopo essere stati allontanati dalla loro abitazione, le vittime avrebbero avuto modo di constatare come nel loro appartamento si fosse insediato abusivamente uno ras con la sua famiglia. Oltre all’immobile la famiglia avrebbe perso i vestiti  sfoggiati senza alcuna remora.

Il blitz

Ieri mattina la Polizia di Stato eseguiva ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 7 indagati, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione, occupazione arbitraria di edifici, riciclaggio, estorsione, rapina e lesioni personali, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa.

 

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