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Il clan Cipolletta arruolò 4 minorenni: “Manovalanza a basso costo”

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Il clan Cipolletta arruolò 4 minorenni: “Manovalanza a basso costo”. Stamattina sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare del GIP Tribunale minorenni di Napoli e collocati all’Ipm 4 ragazzi coinvolti a vario titolo nelle attività criminali del clan Cipolletta. Accolta, dunque, la richiesta cautelare avanzata dalla Procura Tribunale minorenni di Napoli sulla base delle indagini compiute dal Nucleo investigativo del Gruppo dei carabinieri di Castello di Cisterna coordinate di concerto dalla DDA della Procura Tribunale Napoli e dall’Ufficio dei Minori.

All’esito delle complesse indagini, i minori risultavano uno gravemente indiziato di partecipazione al clan nonché del compimento di alcuni reati fine, gli altri tre di azioni criminose volte ad agevolarne l’operatività.

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Pagati a ‘cottimo’ dal clan Cipolletta

I ragazzini sarebbero stati cooptati all’interno dell’organizzazione criminale di Pomigliano , sia come partecipi dell’associazione, sia come “manovalanza” per il compimento di specifici reati volti ad agevolarne il programma criminale. Questa manovalanza sarebbe stata reperita facilmente ed a basso prezzo: risulterebbe infatti dagli esiti investigativi che il pagamento “a cottimo” dei partecipanti alle singole azioni criminose, prevedesse per i minori un compenso ridotto rispetto a quello dei maggiorenni.

Volevano conquistare il rispetto del boss Cipolletta

Malgrado questa minore considerazione da un punto di vista remunerativo, tutti gli indagati minorenni avrebbero però mostrato nel compimento degli atti predatori una particolare violenza ed efferatezza, spesso eccessive e ultronee rispetto allo scopo, delle quali si sarebbero poi vantati probabilmente con intento di accreditarsi agli occhi del capo. Così come uno di loro, sentendosi parte di un gruppo criminale avente disponibilità di armi ed una nota capacità intimidatoria, avrebbe compiuto atti di violenza e minaccia per scopi per così dire “privati”.

 

 

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