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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Guerra tra i clan Esposito e Giannelli, 7 arresti dopo i raid armati

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Guerra tra i clan Esposito e Giannelli, 7 arresti dopo i raid armati. Stamattina la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della D.D.A., nei confronti di 7 persone nel quartiere di Cavalleggeri. Sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, detenzione e porto di armi da fuoco, detenzione illecita di sostanze stupefacenti, danneggiamento, incendio e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. 

Contestualmente è stata eseguita una perquisizione delegata nei confronti di ulteriori 2 indagati per cui il G.I.P., pur confermando l’esistenza degli elementi probatori prospettati, non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. Gli indagati sono Marco Assalto, Cesare Ciro Di Giulio, Cristian Esposito, Gennaro Formicola, Alessandro e Giuseppe Giannelli, Renato Langella, Maurizio Quotidiano, Zelinda Piscopo, Giovanni Ranavolo. 

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Fondamentale è stato l’impegno dalla Squadra Mobile, dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dai Commissariati Bagnoli e San Paolo della Questura di Napoli.

IL BOSS GIANNELLI E LE TELEFONATE DAL CARCERE

Le indagini, avviate nel marzo 2022, supportate da attività tecniche, sono state intraprese per monitorare il pregiudicato Alessandro Giannelli, boss dell’omonimo clan di Cavalleggeri.

E’ stato documentato che l’indagato, dal carcere di Voghera dov’era detenuto, avrebbe utilizzato regolarmente telefonini per comunicare con l’esterno, dando direttive ai suoi collaboratori per la gestione delle attività illecite sul territorio. Tra le persone contattate si segnalano anche esponenti di gruppi criminali dell’area flegrea, con cui sono stati registrati rapporti di collaborazione nella primavera del 2022.

LA MEDIAZIONE DELL’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO

Gli equilibri tra le organizzazioni sono però mutati in estate, nonostante vari tentativi di mediazione anche ad opera di esponenti dell’Alleanza di Secondigliano, a causa delle tensioni nate per il controllo dello spaccio di droga e del territorio. Dunque Giannelli è entrato in conflitto con le altre organizzazione criminali dando vita ad una serie di raid armati tesi ad ottenere il predominio sulla zona.

CONFLITTI ARMATI

Tra le azioni della faida c’è l’aggressione del 24 settembre 2022 contro Marco Assalto, che sarebbe stata consumata da parte di esponenti del clan nemico: il giovane era ritenuto il responsabile dello spaccio in piazza Cesare Fera.

Dopo l’aggressione è stata registrata una crescente conflittualità armata nella zona flegrea. Tra le tante, si evidenziano l’azione di fuoco avvenuta il 29 settembre 2022 nel quartiere Pianura, in via Josemaria Escrivà, contro un’auto riconducibile ai nemici, nonché la stesa compiuta il 19 ottobre 2022 in via di Niso contro l’abitazione di una persona legata ad al clan rivale.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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