Il nuovo blitz contro il clan Fezza-De Vivo è partito dopo la cattura del latitante Daniele Confessore e dal sequestro di 13 kg di droga. Le attività investigative svolte dal Gruppo di Salerno e dalla Compagnia di Cava de’ Tirreni del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno hanno analizzato i telefonini usati dagli indagati che hanno rilevato importanti contatti. Proprio a partire da quei collegamenti i militari hanno ricostruzione dell’intera organizzazione, ritenuta in collegamento con esponenti di spicco del clan Fezza-De Vivo.
Le indagini dopo la cattura del latitante
Sulla base delle indagini svolte, si è ritenuto che, dopo la cattura ed il sequestro, il clan avrebbe proseguito interrottamente l’attività illecita. Fin da subito l’organizzazione ha trovato un nuovo luogo di stoccaggio della merce e modificato le modalità di approvvigionamento, di trasporto dei necessari canali di comunicazione tra i membri interni ed esterni alla rete organizzativa.
Traffico di droga e i legami con il clan Fezza-De Vivo
Oggi Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 indagati, ai quali risultano contestati reati di associazione armata finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravata anche dall’aver agevolato l’operatività dell’organizzazione camorristica clan Fezza-De Vivo, operante nell’agro nocerino-samese e zone limitrofe, nonché per una pluralità di reati di detenzione e cessione di cocaina, marijuana ed hashish e favoreggiamento personale, estorsione, riciclaggio e autoriciclaggio.
I nomi degli arrestati
L’arresto del latitante Confessore
Nell’aprile del 2023 la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza di Salerno arrestò Daniele Confessore a Cava de Tirreni. L’uomo si rese latitante in occasione dell’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere eseguito lo scorso mese di dicembre 2022 a dei membri dei clan Fezza- De Vivo di Pagani.
Venne indagato a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’estorsione. Reati aggravati dal metodo e/o dalle finalità mafiose. In particolare Confessore si rifugiò in un appartamento all’interno di un più ampio complesso immobiliare sito nella periferia della cittadina metelliana, nella frazione San Pietro ed ha tentato la fuga alla vista delle forze di polizia, lanciandosi da una finestra.