Scarcerazione eccellente di uno degli esponenti di primo rilievo del gruppo capeggiato da Mauro Franzese. Salvatore Iorio, noto come totor ‘o sicilian, era stato raggiunto dal decreto di fermo eseguito il 10 dicembre del 2024, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, poichè gravemente indiziato di partecipazione all’articolazione territoriale del clan Moccia a Casoria per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa.
A carico di Iorio (difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese) vi erano una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali frutto dell’inoculazione del captatore informativo (trojan) nel telefono in uso a Piglia Jhonatan ed anche le accuse mosse da diversi collaboratori di giustizia (Iuorio Vincenzo, Cocci Antonio, Migliozzi Luigi, Capasso Francesco ed altri).
Già il tribunale del Riesame aveva escluso la gravità indiziaria in oridne al reato di partecipazione ad associazione mafiosa a carico di iorio e successivamente la Suprema Corte di Cassazione aveva messo in dubbio la sussistenza dell’aggravante mafiosa in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio.
Il tribunale del Riesame, chiamato ad esprimersi nuovamente sulla posizione del presunto ras, ha escluso in ordine alla residua incolpazione provvisoria la sussistenza dell’aggravante mafiosa. Come conseguenza del complesso iter cautelare, il gip del tribunale di Napoli ha scarcerato l’indagato poichè decorsi i termini di fase della custodia cautelare in carcere.