Giuseppe Ruggiero è stato un elemento di spicco della camorra di Marano sin dagli anni Novanta quando venne affiliato al clan Polverino da Domenico Zannella, detto ‘o lione. All’interno dell’organizzazione criminale Peppe Ceppa ‘e fung’ si è occupato della gestione degli stipendi degli affiliati, delle estorsioni, della droga campo in cui era un quotista, senza tralasciare gli omicidi anche se l’ultima parola spettava, comunque, al capoclan Giuseppe Polverino, detto Peppe ‘o barone.
Il cassiere del clan Polverino
Per circa 30 anni l’ex boss ha ammesso di aver gestito la casa del clan, grazie alla quale pagava gli affiliati liberi e detenuti, rimpinguata dai soldi delle estorsioni.
“Sono stato affiliato al clan Polverino sino al mio arresto avvenuto nel 2016. Sin da subito ho ‘scalalo’ le gerarchie del clan Polverino, tant’è che dopo sette-otto mesi già gestivo la cassa del clan ed anche il lotto clandestino, unitamente a Salvatore Cammorata. – ha dichiarato l’ultimo collaboratore di giustizia della mala maranese in un verbale dell’ottobre del 2023 – Possiamo dire che per circa trent’anni con Peppe Polverino al vertice, abbiamo guidato il clan io, Giuseppe Simioli, Salvatore Cammarota, Sabatino Cerullo, Fabio Allegro e Publio Mazzi“.
L’arresto di Giuseppe Ruggiero
Il 14 settembre del 2016 i carabinieri dei Nuclei Investigativi di Napoli e Roma catturarono in una villetta situata nella zona industriale di Santa Palomba a Pomezia, alle porte di Roma, i due ras latitanti dei Polverino. In quell’occasione furono catturati Giuseppe Ruggiero, allora inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia e personaggio di primissimo piano del clan, e di Carlo Nappi altro elemento di vertice della mala maranese.
Entrambi erano ricercati dal 2011 quando sfuggirono all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e per traffico e spaccio di droga.