Cinque condanne diventano definitive per i membri del clan Sibillo arrestati nel maxi blitz di quattro anni fa.
Clan Sibillo, condanne definitive per cinque ras
La Corte di Cassazione (V sezione) ha rigettato i ricorsi di cinque affiliati rendendo dunque definitive le condanne per Annunziata Ingenito a tre anni e quattro mesi, Fabio Rivieccio 6 anni e otto mesi, Antonio Iodice ‘o chiuov 5 anni e sei mesi, Giuseppe Gambardella 3 anni e otto mesi e Gaetano Portanova 2 anni e otto mesi.
Tutto da rifare invece per Maria Sabatelli difesa dagli avvocati Dario Carmine Procentese e Giovanni Abet, Assunta Manzo difesa da Dario Carmine Procentese, e Alberto Volpe difeso da Riccardo Cafaro. La Sabatelli e Volpe erano stati condannati a 10 e 11 anni mentre la Manzo, madre del baby ras Antonio Napoletano ‘o Nannone aveva rimediato 4 anni. Per loro gli ermellini hanno disposto un nuovo processo d’appello. Per quanto riguarda la Sabatelli i suoi legali sono addirittura riusciti ad ottenere l’annullamento della qualifica di capo e promotore del gruppo.
L’indagine aveva rivelato come i “bambini” della paranza fossero ormai diventati “adulti”. Niente più scorribande armate per fare la guerra ai rivali del clan Mazzarella. Adesso bisognava fare sul serio e macinare affari: cioè trafficare droga e imporre estorsioni a tappeto. Ma i nuovi e vecchi ras del clan Sibillo di piazza San Gaetano non avevano fatto i conti con la pressione investigativa che gli uomini dello Stato, indagine culminata con il maxi blitz di quattro anni fa.


