E’ finita nel suo quartieri la latitanza di Salvatore Taglialatela, 34enne napoletano ritenuto vicino al gruppo D’Amico del quartiere e in particolare al boss Salvatore ‘o pirata. Proprio con lui è stato coinvolto nell’inchiesta culminata in quattro provvedimenti restrittivi eseguiti nel blitz dei carabinieri del 3 maggio scorso, che ha portato dietro le sbarre il ras di San Giovanni, il nipote Salvatore Salomone e Salvatore Cianniello. Le accuse, vario titolo, sono di associazione camorristica, estorsione e riciclaggio,con la presunzione d’innocenzaper tutti fino a eventuale con-danna definitiva.
Attraverso accurate indagini, e come riportato dal Roma, i poliziotti della Mobile hanno saputo saputo che il 34enne non si nascondeva lontano dal quartiere d’origine e hanno proceduto alla sua cattura.