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Condanna definitiva per un operaio napoletano, provocò la morte di un collega e ferimento di altri 4

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La Corte di Cassazione ha condannato un guidatore napoletano per la morte di un uomo e il ferimento di altri quattro di cinque anni fa. Non fece allacciare le cinture di sicurezza né al collega né agli altri quattro presenti.

L’incidente

L’incidente si verificò nell’agosto del 2019 in A1 a Scandicci (Firenze): Michele Crisci, 54 anni di Maddaloni (Caserta), fu sbalzato fuori dall’abitacolo morì all’istante. Avvenne più precisamente all’altezza di Villa Costanza. Secondo una prima ricostruzione della Polstrada, l’uomo viaggiava a bordo di un furgone della sua ditta che urtò una barriera di protezione per poi ribaltarsi più volte. L’uomo che era alla guida del mezzo sarebbe rimasto ferito ma, almeno lui, non avrebbe versato in condizioni gravi. Meno fortunati gli altri.

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La condanna

La Corte di Cassazione, con sentenza della quarta sezione penale numero 45402 del 2024, ha confermato oggi la condanna a un anno e due mesi di reclusione e due anni di sospensione della patente all’operaio di 51 anni di Napoli, che era alla guida. Condanna emessa per un incidente stradale che, non solo ha provocato la morte del collega, ma anche il ferimento di altri quattro individui. Guidava un furgone al ritorno dal lavoro.
Gli è stato contestato, oltre al fatto di essersi messo stanco al volante dopo un turno notturno, di non aver fatto allacciare le cinture di sicurezza ai passeggeri.
La squadra era partita da Lodi per ritornare in Campania, luogo di residenza degli operai, e si occupava di manutenzione dei binari.

Il dovere del conducente

La Cassazione condannando l’uomo per omicidio stradale, e concludendo che le vittime non avevano la cintura di sicurezza allacciata, ha rimarcato tra l’altro che “il conducente di un veicolo è tenuto ad esigere che il passeggero indossi la cintura di sicurezza e, in caso di sua renitenza, anche a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’intrapresa marcia“. L’appello della Corte appare più forte ed altisonante che mai soprattutto in vista del Nuovo Codice Strada.

 

 

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