Poco più di 24 ore e sarà Napoli-Inter. Cresce, ora dopo ora e minuto dopo minuto, l’attesa per quello che ad oggi è il match “Scudetto” della Serie A, con i partenopei al secondo posto in classifica e dietro ai nerazzurri solo di un punto.
Alla vigilia della supersfida, mister Antonio Conte ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-partita, spaziando su diversi temi. Dagli infortuni al suo passato in nerazzurro, fino alla pressione che comporta una partita simile.
Conte in conferenza stampa: “Arrivare così alla sfida con l’Inter un privilegio, non una pressione. Godiamocela”
Conte ha così parlato in vista del big match del “Maradona”, in programma domani alle 18: “Al di là della classifica, mi sarei comunque aspettato in questo periodo un Napoli che, dopo sette mesi, iniziasse a prendere forma. Questo sì. Poi trovarci in quella posizione di classifica deve sicuramente riempirci di orgoglio, ma non deve mettere tanta pressione, come ho detto ai ragazzi. Perché la pressione può essere positiva ma anche negativa, per questo dico ai giocatori di gustarci questo momento. Perché la classifica ce la siamo meritata ed è frutto del lavoro che tutti abbiamo fatto fino ad adesso. Parlo in generale e dico che è una partita influente sulla classifica, perché ci sono tre punti in palio e sappiamo benissimo che vicino ci sono tantissime squadre. L’influenza dei tre punti può essere sotto questo punto di vista”.
E poi ancora: “Voglio che i miei calciatori non ragionino da questo punto di vista, a livello di pressione se affrontiamo una squadra sulla carta più forte e che ha ambizioni diverse rispetto a noi, ogni anno. Noi ci poniamo sempre l’obiettivo massimo, in ogni partita. L’importante, come dico sempre, è sapere di uscire dal campo sapendo di aver dato tutto. E, se siamo stati battuti, perché gli avversari sono stati più bravi. Non perché ci è mancata cattiveria e concentrazione, perché quello mi darebbe molto fastidio. Bisogna essere sconfitti nella giusta maniera, perché gli altri hanno dimostrato di essere più bravi. Nella partita col Como penso che invece noi qualcosina da recriminare ce l’abbiamo e lo sottolineato ai ragazzi. Con loro ho un rapporto sincero e sanno che non ho filtri. Ci siamo comunque meritati, a 12 gare dal termine, di giocare un top match. Ce lo dobbiamo godere, mettendo tutto quello che abbiamo dentro, e alla fine vedremo chi è stato più bravo”.
“Infortuni? Fanno parte del gioco”
Il mister ha parlato così circa la situazione infortuni: “La risposta nel calcio è difficile. Uno può pensare tante cose, ma è tutto opinabile. Quando mi chiedevate della rosa, io cosa vi rispondevo? Fino ad ora siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni. Ma non puoi pensare di non avere mai infortuni durante l’anno. Poi può capitare il periodo dove sei più sfortunato e magari hai infortuni tutti in un settore, e questo destabilizza a livello di sistema, di gioco”.
E poi: “Devi essere bravo a trovare soluzioni, cercando di valorizzare giocatori che fino ad allora non erano stati molto utilizzati. Come Raspadori, che adesso è al centro della situazione. E quindi bisogna trovare un qualcosa che non destabilizzi la squadra e, al tempo stesso, dia equilibrio favorendo le caratteristiche di tutti i calciatori. L’infortunio fa parte del gioco, è solo sfortuna”.
“Agosto mese più difficile di febbraio, i nostri risultati sono sudati”
“Agosto è stato un mese difficile. E’ stato veramente molto, molto difficile. Adesso, febbraio, è una passeggiata. Col gruppo lavoriamo sempre e facciamo sempre valutazioni dopo le partite. Sicuramente dopo una sconfitta si impara molto di più, rispetto a una vittoria. Perché la vittoria poi porta un po’ di superficialità in tutti. Abbiamo analizzato i perché del secondo tempo contro il Como, bisognava analizzarlo perché tutto va valutato nel percorso di crescita che stiamo facendo. I giocatori sanno che mi sono molto arrabbiato, ma lo erano anche loro perché il secondo tempo a Como non è stato degno del nostro livello”.
E sui risultati: “Abbiamo cercato di capire che bisogna continuare a stare sul pezzo, fino al 95′, non tralasciando niente e ricordando che tutte le partite che abbiamo fatto sono state sudate, mai portate in carrozza a casa e vinte 4-0, 5-0. Noi dobbiamo stare sempre sul pezzo perché questa è una squadra che non può mollare un attimo”.