Non era un invito ad ultimare i dettagli in vista di un matrimonio o un battesimo, ma minacce condotte contro un imprenditore casertano. Il 55enne Angelo Ferraiuolo e il 47enne Antonio Esposito sono stati accusati di una tentata estorsione nell’ambito dell’inchiesta che ha inferto un duro colpo al clan Ciccarelli. Alla fine dello scorso maggio, gli esattori della mala avrebbero minacciato un imprenditore edile che stava eseguendo dei lavori in via Socrate a Caivano.
Esposito è andato due volte al cantiere: il 27 maggio avrebbe detto al titolare della ditta subappaltatrice: “Passate dal ristorante e venite a definire il menù“; il giorno dopo il 47enne avrebbe minacciato anche il capo cantiere: “Fai venire il titolare… dovete mettervi a posto con Ciccarelli: se non cacciate 15mila euro entro domani non vi facciamo lavorare più“.
Sequestrata la ‘lista’ delle estorsioni, era l’eredità dei clan di Caivano
Un documento fondamentale per la prosecuzione degli affari criminali dei clan di Caivano. Oggi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno scovato e sequestrato la lista degli estorsori. Infatti così ras e affiliati annotavano le cifre e i nomi di diversi soggetti considerati potenziali vittime.
La lista delle estorsioni, le parole del pentito del clan di Caivano
“Io e Maugeri eravamo i garanti di quella lista, cioè i referenti per garantire le estorsioni ai soggetti indicati nella lista. Dopo l’arresto di Angelino c’eravamo io e Maugeri a garantire il programma“, queste le dichiarazioni del neopentito Giovanni Barra, ex fedelissimo del boss Tibiuccio, rilasciate in un verbale dello scorso luglio ai magistrati della DDA di Napoli.
Altro duro colpo alla camorra di Caivano, 8 arresti contro il clan Ciccarelli