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martedì, Marzo 19, 2024
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Covid in Campania. A rischio il ritorno a scuola il 24 novembre: la data alternativa

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Sembra sempre più improbabile la riapertura alle prime classi della scuola primaria in Campania. Il via libera, previsto per il prossimo 24 novembre, potrebbe subire una nuova frenata. E’ stato il presidente della regione Campania ad anticipare questa possibilità. Nel corso del suo consueto intervento sui social, Vincenzo De Luca ha preparato le famiglie a uno slittamento della riapertura. La decisione definitiva dovrebbe arrivare nella giornata di lunedì. Sarà l’unità di crisi a sciogliere ogni riserva.

Alla base della decisioni ci sarebbero un quadro epidemiologico non ancora rassicurante nella Regione e lo screening di studenti e insegnanti che procede a rilento. Le statistiche e le previsioni non fanno ancora tirare un sospiro di sollievo agli operatori che, con ogni probabilità, prorogheranno la didattica a distanza per almeno un’altra settimana. A spingere per le scuole chiuse sono soprattutto i medici pediatri e alcuni sindaci. I primi hanno palesato diverse perplessità sull’ipotesi della riapertura, i secondi – in alcuni casi – hanno agito in autonomia decidendo per le scuole chiuse.

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Torna sui suoi passi anche Vincenzo De Luca che nella consueta diretta facebook ha affermato: “Abbiamo approvato un’ordinanza che prevede la possibilità di riapertura degli asili e delle prime elementari il 24 novembre, ma abbiamo subordinato questa eventuale apertura a un accertamento epidemiologico. È possibile, forse probabile, che non si riapra quando abbiamo previsto di aprire. In questo momento abbiamo un’ondata di richieste per non aprire, i genitori sono sinceramente preoccupati. La riapertura per il 24 era una previsione ma non apriremo nulla se non avremo sicurezza dal punto di vista epidemiologico”.

Covid e scuole: l’intervento dell’Anci Campania

L’Anci Campania tramite il  presidente Carlo Marino ha chiesto di far slittare la riapertura di martedì, prorogando la chiusura al 6 dicembre in modo da poter completare gli screening sanitari previsti. Che la catena dei contagi trovi nella scuola condizioni ad alto rischio lo dimostrano i dati. Quelli dell’Asl Napoli 1 mostrano come i contagi si siano moltiplicati dal 15 al 20 ottobre, cinque giorni dopo la chiusura, tra studenti (+ 93%), docenti (+217), collaboratori (+5%) e contatti stretti (+30%). Andamenti confermati anche dal report coordinato da Giuseppe Signoriello dell’Università Vanvitelli per il Comune di Napoli. Fino al 15 novembre ha osservato un forte incremento di casi a ottobre nella fascia 6-18 anni «a causa probabilmente dell’inizio delle attività scolastiche».

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