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giovedì, Aprile 25, 2024
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Covid, la nuova variante ‘Kraken’ si diffonde rapidamente: quali sono i sintomi e come prevenirla

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Dopo la grande e preoccupante ondata di Covid che si sta diffondendo nelle ultime settimane in Cina, una nuova variante fa capolino e spaventa il mondo.

Si tratta della cosiddetta variante “Kraken”, il cui nome è un chiaro riferimento all’enorme mostro marino tipo piovra/calamaro, molto diffuso nella cultura anglosassone. E’ una sottovariante dell’altra recente variante Gryphon e “nipote” di Omicron, artefice dell’enorme ondata dello scorso anno. Il codice scientifico della nuova variante è XBB.1.5 e si sta diffondendo rapidamente in terra americana. Talmente rapidamente da registrare la crescita di casi più rapida dai tempi di Omicron 1. Anche il codice identificativo deriva dalla “parentela” con Omicron XBB, e cioè Gryphon.

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I primi casi di contagio da Kraken sono stati infatti registrati a ottobre a New York e nel Connecticut. Come sottolinea l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ora la nuova variante è presente in 29 Stati, anche in Europa. In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono stati segnalati al momento pochissimi contagi. Si tratta però ovviamente di dati parziali e in costante aggiornamento.

IL PARERE DEGLI ESPERTI SULLA VARIANTE “KRAKEN”

Stando al parere degli esperti, Kraken resiste di più al nostro sistema immunitario rispetto alle varianti precedenti, come ha sottolineato l’epidemiologo statunitense Eric Feigl-Ding.

Il suo “segreto” è probabilmente legato al fatto che è una ricombinazione delle varianti BA.2.10.1 e BA.2.75, entrambe in grado di eludere gli anticorpi acquisiti con i vaccini o il contagio. A rivelarlo è lo Scripps Research Translational Institute della California. Kraken però è la forma evoluta dei suoi genitori, in quanto maggiormente in grado di legarsi ad ACE2, ovvero il recettore presente sulla superficie delle cellule di diversi organi, attraverso cui il coronavirus si fa strada nel nostro organismo.

Insomma, per gli esperti Kraken ha tutte le carte in regola per guidare una nuova ondata, per giunta più grave di quella legata a Omicron. Uno scenario che inizia a delinearsi con l’aumento di ricoveri e decessi segnalato negli USA. C’è però da chiarire che al momento si posseggono poche e parziali informazioni sulla reale aggressività della sottovariante.

QUALI SONO I SINTOMI

I sintomi provocati da contagio da Kraken sono per lo più gli stessi di influenza e altre varianti Covid:

  • mal di gola;
  • tosse;
  • stanchezza e spossatezza;
  • dolori articolari e muscolari diffusi.

Dal punto di vista della lotta alla malattia grave causata dalla nuova mutazione, si parla di anticorpi neutralizzanti, indotti dalle vaccinazioni e dalle infezioni precedenti. Ma soprattutto i linfociti T che riconoscono più elementi del virus. Tuttavia nei soggetti anziani e fragili questi strumenti risultano meno efficaci, soprattutto a lungo termine.

I modi per evitare una nuova ondata su larga scala sono sempre gli stessi: screening e tamponi rapidi, indossare mascherine di alta qualità, ricambio efficace e costante dell’aria nei luoghi chiusi e vaccini aggiornati. “Presto avremo più dati sull’efficacia dei vaccini contro XBB.1.5”, ha spiegato Aschich Jha, coordinatore della risposta al Covid della Casa Bianca.

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