Gli unici per ora a non trovarsi nel piano di vaccino sono i bambini compresi tra gli 0-5 anni. Ma sembra che lo stato stia lavorando per avviare la somministrazione anche a loro.
Somministrazioni per i bambini dagli 0-5 anni
Dopo l’accettazione per la somministrazione dei vaccini per i bambini dai 6-11 anni. Lo stato sta lavorando per avviare le vaccinazioni per i bambini dai 0-5 anni. Secondo il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, il vaccio ne potrebbe essere a disposizione per questi bambini dall’ inizio della primavera.
Egli afferma infatti: «Direi che potrebbe essere ragionevole ipotizzare l’orizzonte dell’inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione, dopo che le agenzie regolatorie avranno dato il via libera»
Vaccini con dosi più ridotte rispetto ai bambini dai 6-11 anni
L’Italia per fortuna sembra stia andando nella giusta direzone con le vaccinazioni. Per questo motivo bisogna continuare così. Perchè ciò accada lo stato dunque ritiene opportuno vaccinare i più piccoli. Gli unici rimasti momentaneamente fuori. Ma è sicuro? oppure si rischia di metterli in pericolo somministrando dosi troppo forti?
Il coordinatore Locatelli sembra rassicurare: “anche in questo caso saranno previste due dosi e ci sarà un dosaggio “ulteriormente ridotto” rispetto a quello che viene proposto per i bambini tra i 5 e gli 11 anni.”
Gli unici a far richiesta per la somministrazione sono le aziende Pfizer e BioNTech
Ma quale sarà il vaccino che verrà somministrato a questi bambini? Al momento le uniche che ha fatto richiesta di autorizzazione sono state le aziende Pfizer e BioNTech che hanno presentato alla Food and Drug Administration (Fda) la richiesta di autorizzazione per uso di emergenza negli Usa del vaccino per bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni.
Secondo le aziende sono state fornite informazioni sulla sicurezza e la funzione dell’utilizzo del vaccino sui bambini dai 6 ai 5 anni, con una somministrazioni di due dosi da tre microgrammi, come parte poi di una serie di tre dosi.
La questione delle mascherine
Infine a una domanda sulla questione delle mascherine, il coordinatore Locatelli risponde:« Se la corsa del virus continuerà a rallentare tra qualche settimana potremmo affrontare anche la tematica delle mascherine. Vediamo in funzione dei numeri – ha aggiunto – ma la fine di febbraio è una possibilità. Vediamo l’evoluzione della curva epidemica nel paese e in base a quello si potrebbe anche anticipare o posticipare».