Sono ore decisive per l’affare di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Se la trattativa andrà in porto è ancora presto per dirlo, ma di sicuro il futuro del cinque volte vincitore del Pallone d’Oro appare lontano da Madrid.
Escluso dalla foto delle nuove magliette dei blancos, nella notte si sarebbe consumato lo strappo definitivo.
Gestire il divorzio di Cristiano Ronaldo
Marca racconta i retroscena del vertice di ieri notte (non sarà l’ultimo, spiega il quotidiano spagnolo) quale hanno partecipato l’agente del portoghese, Jorge Mendes, e José Angel Sanchez, braccio destro di Florentino Perez. Se la decisione del giocatore di dare l’addio appare irreversibile, il club ha chiesto al superprocuratore di presentarsi con un’offerta concreta di almeno 100 milioni di euro. Mendes avrebbe replicato che le richieste già ci sono e fra queste la più interessante sarebbe quella della Juventus. A questo punto si tratta solo di gestire il divorzio, di lasciarsi nel migliore dei modi possibili: perché qualunque maglia vestirà Ronaldo ciò che ha realizzato a Madrid in nove stagioni sarà quasi impossibile da eguagliare: 451 reti, 4 Champions, numeri da record.
Le dichiarazioni di Ronaldo
«Se il Real mi valuta solo 100 milioni vuol dire che non mi ama» avrebbe detto Cristiano Ronaldo al quotidiano sportivo spagnolo. Il riferimento è alla scrittura privata che lo stesso Ronaldo avrebbe negoziato con il presidente del Real Madrid, Florentino Perez. Documento in cui si darebbe spazio alla possibilità di poter lasciare il Real ad una cifra «contenuta», molto inferiore al miliardo di euro della clausola, purché ci sia accordo tra le parti e purché il trasferimento sia verso una squadra che il Real Madrid non consideri in diretta competizione con i blancos (come per esempio il Barcellona).
Cosa può frenare l’acquisto, il caso scommesse
Un nuovo spettro incombe sul calcio italiano. Il decreto su giochi e scommesse che vieta spot in tv e sponsorizzazioni. Per avere un’idea di quanto la strada sia in salita per i nostri club, come riporta Leggo, basta dare un’occhiata ai fatturati di inglesi, Real Madrid, Barcellona, Bayern e Psg. Fino a qualche anno fa la Serie A era la più ricca e prestigiosa. I migliori calciatori al mondo venivano a giocare da noi. Platini, Maradona, Gullit, Van Basten, Zidane, Ronaldo.
Se dovesse andare in porto il decreto voluto da Di Maio sui giochi che vieta spot in tv e sponsorizzazioni, stimate all’incirca in un valore di 120 milioni l’anno, per il calcio italiano arriverebbe un’altra mazzata tra capo e collo. Che si aggiunge all’aliquota fiscale da pagare sull’acquisto di un giocatore ben più alta che in altri paesi.
La mossa di De Laurentiis
A fornire dunque la necessaria (o almeno in parte) liquidità ai bianconeri per la conclusione dell’affare sarebbe la vendita di Gonzalo Higuaìn al Chelsea. Questa trattativa andrà in porto solo quando il Napoli deciderà di trattare con i Blues il passaggio di Sarri. A quel punto il Pipita andrebbe a Londra, consentendo alla Juve di incassare i soldi necessari da investire su Cristiano Ronaldo. Un giro ad incastro che si sta pian piano componendo. Vedremo come andrà a finire.