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sabato, Giugno 22, 2024
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Dalla gestione della storica pizzeria all’arresto per riciclaggio, chi è Max Di Caprio

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Figura anche Massimiliano Di Caprio tra i 5 arrestati questa mattina all’alba per l’inchiesta su camorra e riciclaggio. Il 50enne è titolare della pizzeria “Dal Presidente”, sita in via Tribunali nel centro storico di Napoli, oggi sequestrata dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito dell’indagine antiriciclaggio che riguarda il clan Contini.

In manette sono finiti anche la moglie 47enne Deborah Capasso, il 49enne Vincenzo Capozzoli, considerato esponente del clan Contini e, secondo gli investigatori, titolare occulto della pizzeria. Per altri due indagati il gip ha disposto gli arresti domiciliari: si tratta di Giulia Nappo e Guido Albano. Secondo la ricostruzione degli investigatori la titolarità della società La Regina dei Tribunali, gestrice della famosa pizzeria nel centro di Napoli, era stata attribuita fittiziamente alla moglie di Di Caprio attraverso una serie di atti di modifica dell’assetto societario.

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Il successo sui social e l’ultima storia pubblicata prima dell’arresto

Con quasi 60mila seguaci, la pagina Instagram della pizzeria è molto seguita e attiva sui social. Sono tantissimi i reel che vedono protagonista Di Caprio così come le foto che lo ritraggono insieme a personaggi noti, come calciatori del Napoli, attori e artisti vari.

Proprio questa mattina, poche ore prima del blitz nel quale sono scattate le manette per Massimiliano Di Caprio, sulla pagina della pizzeria è apparsa una storia Instagram: “Gianni Agnelli costruì la FIAT. Uomo con valori, sacrifici, serietà, passione e tanta umiltà. Poi è morto e tutto è andato ai suoi figli e ai suoi nipoti. Da 70mila dipendenti oggi ne sono diventati 12mila. La FIAT non è più italiana e non è più ricca. Non c’è nulla da fare, vince sempre chi conosce il sacrificio no chi di sacrifici non sa un caz*o”, il tutto con una foto di Gianni Agnelli a fare da sfondo e la canzone di Pino Daniele ‘Tutta n’ata storia’ come colonna sonora.

L’accusa di omofobia nel 2022

Massimiliano Di Caprio, nel luglio del 2022, è finito nella bufera per un commento omofobo pubblicato su Instagram da lui definito “solo uno sfogo”.

Il post lo trasformò nel giro di poche ore in un bersaglio, con da centinaia di repliche via social anche di boicottare la sua attività con recensioni negative. Di Caprio pubblicò una storia su Instagram (da tempo rimossa) in cui tra l’altro si leggeva: “Non me ne f….te di consensi e di avere più clienti, o di candidarmi in politica per avere voti e fare soldi. Io sono un uomo e non voglio offendere la legge di Gesù Cristo, che ha creato uomo e donna”.

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