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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Davide Astori, folla alla camera ardente. Le lacrime di Batistuta

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File di tifosi e di gente comune, uomini e donne, persone di ogni età, le sciarpe viola al collo o i fiori in mano: è stata aperta alle 16.30 la camera ardente a Coverciano di Davide Astori, capitano della Fiorentina e difensore azzurro, e a rendere omaggio alla sua memoria si è presentata una folla enorme.

Dentro il centro tecnico della Federcalcio erano entrati nel primo pomeriggio la compagna, Francesca Fioretti, i genitori e i fratelli di Astori. Le file dietro le transenne allestite al centro tecnico erano cominciate dall’ora di pranzo e all’apertura della camera ardente è iniziato l’omaggio silenzioso e commosso.

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Ai piedi del feretro collocato nella palestra del centro tecnico sono poggiate le maglie di Astori della Fiorentina e della Nazionale, le corone della società viola, della Federcalcio e di numerose società di Serie A. Tra i primi dirigenti a rendere omaggio Pierluigi Collina, designatore arbitrale FifaAlessandro Costacurta, vicecommissario Figc, e Michele Uva, dg della Federcalcio.

Mentre continuava la processione di tifosi e gente comune, a Coverciano è arrivata al completo anche tutta la squadra viola, insieme al presidente onorario Andrea Della Valle, accolto da un applauso dalle persone presenti: i giocatori sono rimasti poco più di un’ora, poi sono andati via tra gli applausi. Silenzio e commozione all’esterno della grande palestra dove è stata allestita la camera ardente. Tra i tanti che sono finora arrivati per un saluto al capitano della Fiorentina anche il capitano della Roma Daniele De Rossi e una delegazione del Torino formata da Belotti, De Silvestri e Ljajic.

“Sono dall’altra parte del mondo, ma vorrei essere a Firenze per dare l’ultimo saluto ad Astoriinsieme alla mia gente”. Lo ha scritto Gabriel Omar Batistuta, leggenda della Fiorentina: “Una morte così è inspiegabile, inaccettabile. Un trauma che colpisce una comunità, sono scioccato”. L’argentino ha proseguito: “Ho sempre pensato che nella storia Viola ci fosse un solo capitano, Antognoni. Ora ne avrà due. Un abbraccio alla famiglia e a Firenze”.

“Sono dall’altra parte del mondo, ma vorrei essere a Firenze per dare l’ultimo saluto a Davide, insieme alla mia gente. Quando a Reconquista e’ arrivata la terribile notizia del decesso del nostro capitano, ho avuto la stessa vostra reazione: sono rimasto choccato, senza parole. Per la morte con c’e’ mai risposta, ma stavolta e’ stata pazzesca”. Lo scrive Gabriel Omar Batistuta in una lettera diffusa tramite l’ANSA dopo la morte di Davide Astori. “Un calciatore che muore dormendo – ha aggiunto – e’ qualcosa di incredibile, inspiegabile, inaccettabile. Un trauma che colpisce una comunita’, in particolare il nostro mondo”.

“Non conoscevo di persona Davide – scrive ancora Batistuta -, ma i miei amici fiorentini mi avevano sempre presentato uno splendido ritratto di lui. In campo parlavano classe e bravura, fuori lo spessore era ancora piu’ alto. Mi raccontano che fosse sempre impegnato sul fronte della solidarieta’ e della beneficenza. Nello spogliatoio un leader silenzioso, ma determinato. Davide era un esempio assoluto”. Secondo Batistuta “la Fiorentina aveva fatto bene ad affidargli la fascia perche’ Davide prima di tutto era un uomo vero. E per me questo nella vita resta l’elemento decisivo. Ho sempre pensato che la storia viola avesse un solo capitano, il mio fraterno amico Giancarlo Antognoni. D’ora in poi ne avra’ due, per sempre. Cerchiamo di onorare al meglio la memoria di Davide e soffochiamo di affetto Francesca, Vittoria e i suoi familiari. Un abbraccio a tutta la Fiorentina e un bacione a Firenze”

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