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sabato, Aprile 20, 2024
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De Luca indagato per corruzione, avviso di garanzia per l’inchiesta sulle Coop a Salerno

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Un avviso di garanzia per una ipotesi di corruzione è stato notificato questa mattina al governatore della regione Campania Vincenzo De Luca.
Tecnicamente dovrebbe trattarsi di un avviso di proroga delle indagini, nel corso dell’inchiesta condotta dalla Procura di Giuseppe Borrelli.

Il sistema Salerno

C’è la spiegazione del ‘sistema Salerno’, ma anche tutta la ricostruzione di come si è in qualche maniera inceppato il meccanismo che garantiva a Vittorio Zoccola, colui il quale si definisce il garante dell’equilibrio tra le imprese e l’amministrazione comunale, di assicurare continuità lavorativa alle imprese attraverso il sostegno elettorale a diversi esponenti politici.

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È quanto emerge dalla parte dei verbali dei due interrogatori, rilasciati da Zoccola davanti al procuratore Giuseppe Borrelli. Spunta anche il nome di De Luca.
Peraltro – aggiunge Zoccola- le cooperative non esauriscono questo sistema che trova invece la sua massima espressione nelle società partecipate le municipalizzate. Sono normalmente i politici ed in particolare i referenti delle cooperative in consiglio comunale ad indicare le persone da assumere. Le cooperative dal canto loro, proprio per garantire il mantenimento dei posti di lavoro, devono lavorare con continuità. Alle elezioni ciascuna sostiene consiglieri di riferimento e vi è un’indicazione di voto data a tutti i dipendenti”.

Interrogatorio fiume a Zoccola

Zoccola dice di essere sia per le cooperative che per il Comune colui il quale garantiva gli equilibri e ribadisce che fu il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca (che non è indagato) a dare l’indicazione circa la ripartizione dei voti alle regionali tra Savastano ( attualmente si domiciliari ) e Picarone ( non indagato) nella misura del 70 e 30%. Vittorio Zoccola è il riferimento delle otto cooperative sociali che lavoravano per il Comune di Salerno, ma anche colui il quale deve garantire gli equilibri. A determinare la frattura, l’esclusione del figlio e del nipote da un lavoro nel 2019 ( Da questo sgarbo deciso di tirarmi fuori da questa parte politica) ma anche frizioni come “l’errore di De Luca che ha dato la gestione al figlio Piero e al suo cerchio magico”.

Spunta il nome di Vincenzo De Luca

Zoccola chiarisce che i suoi riferimenti sono Vincenzo e Roberto De Luca (che non è indagato ma all’epoca era in giunta al Comune). Così come con Angelo Caramanno, l’assessore all’ambiente che prende distanze e dice che non vuole avere niente a che fare con lui. Ed è anche a Caramanno e a Peppe Ventura ( protagonista di un duro attacco alle cooperative nel corso di una seduta del consiglio comunale) che per Zoccola “dal 2016 al Comune non si capisce più niente” ed “il sindaco è manovrato da certi personaggi”.

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