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venerdì, Aprile 19, 2024
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Smart working, cosa cambia con il decreto legge di proroga dei termini

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge di proroga dei termini con importanti novità in merito allo smart working.

Stop all’obbligo di smart working al 50% per i dipendenti pubblici

Niente obbligo di far lavorare in smart working un dipendente pubblico su due, né durante l’emergenza né con l’adozione dei Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile. Secondo la bozza in entrata in Cdm del decreto proroghe, infatti, lo smart working si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno, ma non ci sarà il vincolo del 50%. Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi.

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Non c’è la norma sulle concessioni per le spiagge

Nel testo, a quanto apprende l’ANSA, non è stata inserita la norma sulla proroga delle concessioni balneari e per gli ambulanti. L’intervento avrebbe dovuto tra l’altro ovviare alle sentenze del Tar che, sulle concessioni per le spiagge, si scontrano con la proroga delle concessioni in contrasto con la normativa Ue.  “Non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due. Una per la proroga al 2033 e un’altra che congela le concessioni per il Covid“.

 

 

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