Con un servizio dal titolo ‘Lezioni di vita quotidiana’ la iena Matteo Viviani affronta il problema delle carceri e delle violenze che si perpetuano in alcune di esse: il servizio mostra alcune registrazioni audio in cui un detenuto, Rachid, (condannato per violenza sessuale) ha registrato e reso note alcune discussioni con gli agenti di Polizia Penitenziaria del carcere di Parma.
Il detenuto ha dichiarato di essere stato ripetutamente picchiato mentre era in carcere ed è riuscito a dimostrare quelle che sono le regole carcerarie solo quando la moglie (‘Non è solo la botta che prendi ma è proprio il sistema che c’è dietro alle botte ad essere sbagliato’) gli ha fatto avere un registratore, con cui l’uomo è riuscito a catturare discussioni in cui sia gli agenti che i medici se ne lavano le mani.
“Non ridevo, era solo la tensione: io sono l’unico agente di polizia penitenziaria che si è presentato nelle aule di Tribunale a testimoniare a favore dei detenuti”.
Andrea Fruncillo ha mandato un video dopo la trasmissione della replica di “Torturati in un carcere italiano” di domenica 8 aprile. Nell’intervista di Matteo Viviani, Andrea sembrava ridere ed essere quasi soddisfatto mentre raccontava delle botte e maltrattamenti subite da alcuni detenuti nel carcere di Asti dove lavorava.
Molti si sono indignati e lo hanno attaccato per questo, anche personalmente con insulti sul web. “Era solo stress, nervosismo, disagio”, ci tiene a precisare Fruncillo, perché lui ha partecipato attivamente alla lotta contro i maltrattamenti ai carcerati.
Guardate qui sotto il servizio di Matteo Viviani delle Iene in cui Andrea racconta le torture a cui sono stati sottoposti in particolare due detenuti (picchiati sistematicamente per 20 giorni, lasciati nudi, al freddo, quasi senza cibo e con pochissima acqua).