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venerdì, Giugno 28, 2024
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Di Lorenzo: “Critiche meritate, senza Spalletti sarei andato in panchina”

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Luciano Spalletti può sorridere, seppur in extremis, l’Italia dell’ex tecnico del Napoli ha agguantato gli ottavi di finale. A decidere una magia di Zaccagni, coniglio pescato dal cilindro dal commissario tecnico, bravo a correggere scelte iniziali che non si erano rivelate propriamente felici.

Sarà ora la Svizzera ad attendere gli azzurri, che affronteranno la nazionale in grado di estrometterla dai mondiali nel corso dei gironi di qualificazione, per una sorta di rivincita a tinte tricolore, almeno, questa è la speranza del popolo sportivo italiano.

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Di Lorenzo alla RAI: le parole del capitano del Napoli su Spalletti sono bellissime
Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli e tra i più in difficoltà nel corso della seconda sfida del girone contro la Spagna, è stato intervistato dai colleghi della RAI nel corso del post-gara. Queste le dichiarazioni rilasciate dal terzino destro ex Empoli:

“Partita sofferta, l’importante era passare questo girone. Siamo contenti di averla pareggiata così all’ultimo. Con la Spagna abbiamo dato un senso di fragilità che una squadra come la nostra non deve avere. In questi tornei il tempo è poco, a livello di gioco possiamo fare meglio ma a livello caratteriale la squadra ha dato tutto. Questo è un punto da cui possiamo ripartire.
Scelte di Spalletti? Il mister ha provato a cambiare qualcosa, sapeva che potevano soffrire la larghezza dei quinti, sono partito io largo poi si è spostato Chiesa e ha dato una grande mano”.

Poi, le parole sulla sua prestazione contro la Spagna, in cui il calciatore del Napoli è apparso in tremenda difficoltà contro Williams, in grado di farlo letteralmente ammattire, Di Lorenzo, in tal senso, non si è nascosto:

“Penso che sono stato anche giustamente criticato, ho beccato una serata no. Poi so di non essere il calciatore che ha giocato contro la Spagna e vado avanti così. Io continuo a lavorare e a dare il massimo, quando uno sbaglia è giusto essere criticato. Sono contento per il mister, ho un bel rapporto con lui e posso dire anche sinceramente che se ci fosse stato un altro allenatore non avrei giocato. Questo per me è importantissimo.
Calafiori è entrato alla fine in questo gruppo ma ha dato subito prova di grande personalità, è un ragazzo super positivo. Sono contento per lui e anche per Zaccagni che aveva trovato poco spazio e poi ha fatto il gol decisivo. è un gruppo di grandi calciatori, ma anche di brave persone. Dovremo migliorare, ma l’atteggiamento è quello giusto, sono sicuro che ci toglieremo belle soddisfazioni”.

Spalletti: “Nelle nostre partite cose illogiche ma qualificazione meritata

“Il gol al 98′? Nel calcio di oggi, bisogna sempre crederci. Le nostre partite sono spesso illogiche e ci sono ancora molte cose da sistemare. Tuttavia, questa qualificazione è meritata, e poi ci sarà tempo per ragionare sul resto“. Così ha commentato il ct azzurro Luciano Spalletti ai microfoni della Rai dopo il pareggio all’ultimo minuto con la Croazia, che ha qualificato l’Italia agli ottavi degli Europei. “C’è ancora qualcosa da rivedere, ma dobbiamo valorizzare le qualità di questi ragazzi e metterli nelle condizioni di dare il meglio“. In conferenza stampa, Spalletti ha poi replicato con forza: “La formazione rivoluzionata come ‘patto’ con i giocatori? Questo è stato detto, ma chi diffonde informazioni dallo spogliatoio danneggia la nazionale”.

Alla domanda se il passaggio al 3-5-2 sia nato da un dialogo con i giocatori, Spalletti ha risposto con determinazione: “Non è una deduzione, qualcuno l’ha detto – ha replicato – C’è un dentro e un fuori dello spogliatoio. È chiaro che parlo sempre con i giocatori e li ascolto: il 3-5-2 è la mia tesi a Coverciano e questo modulo lo avevamo già provato. Più che un patto, è un dialogo continuo con i giocatori”.

“Quando le partite si decidono così alla fine, tutto diventa più emozionante, perché anche quando nessuno ci crede più, i giocatori continuano a mantenere la testa lucida e a rischiare poco – ha aggiunto Spalletti – Hanno coperto bene anche in larghezza, e vanno fatti i complimenti per come hanno reagito e gestito una squadra così offensiva”. Ha poi aggiunto: “Come qualità di gioco siamo sotto livello, è inutile negarlo. Se creiamo poco, realizziamo poco. Il nostro atteggiamento mostra che pensiamo più al risultato che a vincere, anche se involontariamente. Ma mi aspetto di più dai miei giocatori, perché so che possono farlo. Bisogna trovare maggiore equilibrio”.

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