Riaprono le scuole in Italia. Si torna in classe fino alla prima media in tutta Italia, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza. Lo prevede la bozza del decreto atteso nel pomeriggio in Cdm.
“Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi” fino alla prima media, si legge nella bozza. Una disposizione che “non può essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome”. In zona arancione e gialla la presenza è fino alla prima media e con un minimo del 50% alle superiori. E’ quanto prevede la bozza del nuovo decreto legge Covid atteso nel pomeriggio in Consiglio dei Ministri.
Governo e regioni: scontro sulle scuole
Il premier Mario Draghi ‘blocca’ dunque i presidenti di regione che in questi mesi hanno autonomamente scelto aperture e chiusure dei plessi scolastici. Nei giorni scorsi anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva annunciato una possibilità di riapertura fino alle prime medie delle scuole; un’eventualità – però – strettamente correlata all’andamento del contagio in regione. Al momento, secondo i parametri utilizzati in passato, la riapertura slitterebbe ancora di qualche settimana, ma il premier Draghi potrebbe decidere per una riapertura ad oltranza. In serata è prevista la decisione ufficiale in merito, così come la reazione dell’ex sindaco di Salerno.