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domenica, Giugno 16, 2024
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Dramma nel Casertano, dimesso dopo un gonfiore addominale: muore il giorno dopo

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Era appena stato dimesso dal pronto soccorso, dove era stato ricoverato per un gonfiore addominale, ma è morto il giorno dopo nella residenza dov’era ospite in seguito a un malore.

E’ successo al pronto soccorso dell’ospedale di Sessa Aurunca, provincia di Caserta. La vittima, M.P., 56enne originario di Alife, comune vicino. I familiari hanno sporto denuncia e vogliono chiarezza sulla causa del decesso, se ha ricevuto tutte le cure del caso e se potesse essere salvato.

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A riportarlo, Il Mattino. 

56enne muore dopo le dimissioni dall’ospedale, cos’è successo

L’uomo era ospite dal 1996 in una struttura assistenziale di Rocca D’Evandro, in quanto affetto da schizofrenia nonché da Epatite C, malattia che, tuttavia, gli era stata curata in maniera risolutiva.

Proprio il medico che presta servizio nella struttura assistenziale, la sera di mercoledì 25 gennaio, ha deciso di far ricoverare il 56enne per un gonfiore addominale e ha informato di ciò i familiari. Ma già il 24 gennaio il 56enne era stato portato dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Sessa Aurunca per il gonfiore; i medici del presidio pubblico, dopo avergli prescritto una terapia, lo avevano rimandato alla residenza.

Ma il giorno successivo è stata nuovamente chiamata d’urgenza l’ambulanza e l’uomo è stato alla fine ricoverato all’ospedale di Sessa Aurunca. Questo sarebbe avvenuto soltanto grazie all’opera di convincimento di un operatore di Villa della Rocca, la struttura assistenziale in cui l’uomo era ospite, che ha pregato i sanitari di eseguire altri accertamenti e approfondimenti. Nonostante il ricovero, l’uomo è morto poche ore dopo il suo arrivo.

Al momento nessun indagato

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo dopo la denuncia presentata dai familiari della vittima. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, ma al momento non risultano indagati.

Mancano ancora le certezze sulla causa del decesso, ragion per cui il pm ha sequestrato le cartelle cliniche e la salma per l’autopsia.

 

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