12 C
Napoli
sabato, Aprile 27, 2024
PUBBLICITÀ

Compravano la droga dalla camorra, sgominato traffico in Toscana: 9 arresti

PUBBLICITÀ

Compravano la droga dalla camorra e la rivendevano in Toscana: 9 arresti. Dall’alba di oggi è in corso di esecuzione, nelle province di Lucca, Napoli e Pisa, un’ordinanza cautelare nei confronti di 14 indagati, di origine campana, per associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione nasce da un’indagine dei carabinieri di Lucca, coordinata dalla Dda di Firenze, su un presunto gruppo criminale di matrice camorristica. L‘operazione vede impiegati 100 carabinieri e anche 30 militari della Guardia di finanza di Lucca, quest’ultimi per una attività congiunta con i carabinieri, per l’esecuzione di numerose altre perquisizioni tese a verificare eventuali ipotesi di riciclaggio di proventi illeciti in attività economiche della Versilia e della Toscana.

GLI ARRESTI

L’attenzione degli investigatori si è concentrata su un sodalizio di persone di origine campana ma da tempo radicato nella provincia di Lucca, considerato vicino a strutturati ambienti della criminalità organizzata di matrice camorristica, operante tra le province di Napoli e Lucca. I Carabinieri del Comando Provinciale di Lucca hanno infatti eseguito provvedimenti restrittivi della libertà personale nei confronti di 14 persone (4 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di dimora) indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

PUBBLICITÀ

Il sodalizio criminale, gestito in modo “imprenditoriale”, acquistava all’ingrosso considerevoli partite di cocaina e hashish da esponenti appartenenti ai clan camorristici di Napoli, per poi confezionarla all’interno di una pizzeria di Viareggio e distribuirla ai mediatori della Versilia, i quali a loro volta provvedevano a darla ai pusher per lo smercio al dettaglio a innumerevoli clienti.

Dall’attività di indagine è emersa la particolare scaltrezza degli indagati i quali, per rifornirsi degli ingenti quantitativi di stupefacente, utilizzavano autovetture sempre diverse e persone insospettabili nonché i locali di una pizzeria durante l’orario di chiusura per il confezionamento e la suddivisione dei quantitativi da distribuire ai pusher locali per il successivo spaccio al dettaglio.

I SOLDI RICICLATI

Nel corso dell’attività investigativa è stato possibile accertare come il sodalizio criminale, in pochi mesi, sia riuscito a commercializzare numerosi chili di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish. Sempre sotto la guida della DDA fiorentina, sono state delegate alle Fiamme Gialle indagini bancarie e patrimoniali, mirate a corroborare l’eventuale riciclaggio di capitali illeciti ad opera di pregiudicati nell’acquisizione, tra l’altro, di uno storico stabilimento balneare di Viareggio.

I carabinieri e finanzieri hanno accertato che lo storico Bagno viareggino, uno dei più antichi d’Italia (ora non più nella disponibilità degli indagati), era luogo d’incontro per gli affari illeciti, i quali erano curati dal principale indagato, cioè il capostipite di una nota famiglia di provenienza campana operante da diversi anni in Versilia.

Il capo dell’associazione, oggi sottoposto a misura cautelare in carcere, era già stato condannato definitivamente per il reato di usura, aggravato dal metodo mafioso. Il frutto di questa importante attività investigativa è stato reso possibile grazie al costante monitoraggio effettuato dalla DDA di Firenze, la quale ha coordinato i reparti investigativi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Fassino denunciato per il furto di un profumo, l’accusa: “Lo aveva già fatto”

Già in passato Piero Fassino sarebbe stato riconosciuto come autore di un furto nel duty free del Terminal 1 dell'aeroporto...

Nella stessa categoria