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I suoi legali hanno dimostrato l’attenuazione delle esigenze cautelari che ne giustificarono l’arresto e così per Alessio Onorato si sono spalancate le porte del carcere con il giovane che va agli arresti domiciliari. Il giovane era stato arrestato nel corso del blitz eseguito dalla guardia di finanza due mesi fa contro una rete di narcos che riforniva i quartieri di Chiaia e Posillipo: a capo di quel gruppo, secondo la Procura, Ciro e Antonio Capasso, titolari del noto ristorante Tufò di via Posillipo.
Su richiesta dei difensori di Onorato (gli avvocati Leopoldo Perone e Antonio Rizzo) il gip del tribunale di Napoli ha così disposto la misura della detenzione domiciliare accogliendo le tesi della difesa che già a febbraio aveva ottenuto dal Riesame l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere in riferimento alla partecipazione all’associazione contestando al contempo la valenza indiziaria dei servizi di osservazione messi in campo dalla polizia giudiziaria ed evidenziando la mancanza di riscontri alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
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