Su di lui pesanti accuse tra cui quella di essere uno degli specialisti cui era affidata la guida dei droni che dovevano portare droga e telefoni nel carcere di Secondigliano. E invece a ribaltare tali accuse ci ha pensato il Riesame: è stato così scarcerato Nicola Vellucci che, grazie alla linea difensiva dei suoi legali Rocco Maria Spina e Giuseppe Gallo, ha ottenuto i domiciliari con i legali che hanno così dimostrato la fondatezza della loro richiesta sull’attenuazione delle misure cautelari. Oltre a tale ‘sorpresa’ al Riesame vi è stata un’altra scarcerazione, quella di Antonio Salvati: questa volta è stato l’avvocato Luca Mottola a far valere le ragioni del proprio assistito.
Gli arresti erano scattati il mese scorso quando gli uomini della squadra mobile hanno arrestato 12 persone che avrebbero introdotto nel carcere napoletano decine di microtelefoni, smartphone e innumerevoli dosi di hashish, marijuana e cocaina. Ricostruito anche il tariffario per la prestazione offerta ai detenuti: 300 euro per un cellulare senza connessione dati, 1.300 euro per un dispositivo di ultima generazione. I carichi venivano introdotti nel carcere di Secondigliano grazie ad alcuni droni che l’organizzazione aveva modificato in modo tale da aggirare i nuovi dispositivi anti-intrusione installati nel penitenziario.