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HomeCronacaEsplosione a Foria, c'è l'ipotesi della fuga di gas nel palazzo

Esplosione a Foria, c’è l’ipotesi della fuga di gas nel palazzo

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Potrebbe essere avvenuta al primo piano la fuga di gas che mercoledì sera ha causato una potente esplosione che ha provocato un morto, il 57enne Giovanni Scala, e due, feriti, di cui uno, una donna, ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Si tratta, al momento, solo di una ipotesi basata su alcuni dati di fatto: la donna gravemente ferita, che si trovava al primo piano, è stata letteralmente defenestrata dallo scoppio che ha provocato il crollo del pavimento nei locali sottostanti.

Sulla tragedia stanno indagando la Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla Procura (sezione “lavoro e colpe professionali”, pm Federica D’Amodio, procuratore aggiunto Antonio Ricci) che ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti. Ai vigili del fuoco si stanno affiancando ora gli investigatori della Polizia Scientifica e gli accertamenti eseguiti dai vigili del fuoco.

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“Se fossi passato 5 minuti prima sarei morto”, il cugino della vittima di via Foria

Non c’erano bombole di gas nel deposito. Noi per legge non possiamo tenerle, lo attestano i contratti. Gianni era una persona ben voluto da tutti. Abbiamo sentito troppe voci false” affermano i cugini di Giovanni Scala, Ivan e Espedito Pepe. Quest’ultimo ha dichiarato: “Se fossi passato 5 minuti prima, sarei morto anche io perché ero andato a prendere i miei figli“.

Il ricordo degli amici di Giovanni Scala: “Aveva un cuore generoso”

Questa mattina, in tanti ricordano con affetto Giovanni Scala, la vittima del crollo avvenuto ieri sera alle 19:10 in via Peppino De Filippo, nei pressi di via Foria, a Napoli. Chi lo conosceva lo ricorda come una persona dal cuore buono e un gran lavoratore, capace di strappare sempre un sorriso.

“Giovanni era un carissimo amico – dice ai microfoni di InterNapoli.it un amico -, mi è dispiaciuto moltissimo. Io ero qui quando c’è stata l’esplosione e, onestamente, non ho avuto neanche il coraggio di andare a vedere. La gente scappava. Giovanni l’avevo visto proprio ieri mattina: mi aveva detto che non si sentiva bene, poi, poche ore dopo, è successo ciò che tutti sappiamo. Ancora non si sa nulla, perché sono in corso le indagini. Stamattina sono sceso e sono andato a vedere un po’ la situazione. Speravo davvero che potesse essere estratto vivo dalle macerie, ma purtroppo non è stato così. Mi dispiace tanto per la sua compagna e per i parenti che piangevano. Sono cose che non dovrebbero mai accadere ma purtroppo succedono”.

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