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venerdì, Aprile 19, 2024
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Fallì un agguato e per questo fu ucciso, la storia dell’omicidio di ‘o Mocill

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Tra gli episodi più significativi della storia criminale di Secondigliano (e in particolare dei rapporti tra i Di Lauro e la Vanella Grassi) c’è sicuramente la morte di Luigi Magnetti, 21 anni, cugino di Antonio Mennetta e Rosario Guarino. Il giovane fu ucciso per aver sbagliato bersaglio, per non aver compiuto ‘il proprio dovere’. Nel 2007 si assiste infatti al passaggio dei ‘girati’ della Vanella Grassi, il gruppo del centro storico di Secondigliano, nelle fila degli scissionisti degli Amato-Pagano che per testare la reale volontà dei secondiglianesi di lasciare i Di Lauro affidarono loro una serie di delitti eccellenti.

 Tra questi quello di Paolo De Lucia che doveva morire per mano proprio di Magnetti. Il 21enne fu ucciso poche ore dopo l’incursione nel bar «Mary» al rione Berlingieri. Pagò con la vita l’errore di persona: ammazzò Salvatore Ferrara invece di Paolo De Lucia esponente della famiglia del rione Berlingieri storicamente vicina al clan di Ciruzzo ’o milionario. Ferrara aveva la stessa corporatura di Paolo De Lucia, una somiglianza che si è rivelata fatale. Fatto sta che poche ore dopo l’agguato nel bar «Mary», Magnetti fu ucciso ad Arzano. Ad aiutare allora gli investigatori della squadra mobile fu anche il cambio di residenza del giovane che da vico Lungo Ponte si era trasferito ad Arzano certificando di fatto il suo allontanamento dal clan Di Lauro.
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