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sabato, Aprile 20, 2024
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Falsi incidenti in Provincia di Napoli, sequestro da oltre milione di euro al giudice

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Sequestro preventivo d’urgenza, finalizzato alla successiva confisca, nei confronti di un giudice di pace, Antonio Iannello, arrestato lo scorso 27 settembre, insieme ad altri 22 soggetti, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. L’indagine ha fatto scoprire una sistematicità di condotte di corruzione in atti giudiziari perpetrate da diversi giudici di pace, numerosi avvocati e svariati consulenti tecnici, con riferimento a pratiche e contenziosi riguardanti sinistri stradali, in talune circostanze caratterizzati da profili di falsità. In particolare, la complessa attività criminale architettata si basava, in prima battuta, in un «accordo» illecito tra il giudice di pace e l’avvocato di parte che condividevano la scelta di un perito compiacente al quale affidare la consulenza oltremodo favorevole.

Una volta selezionato il perito, quest’ultimo – da un lato – provvedeva ad elargire la prima parte della mazzetta al giudice di pace in segno di riconoscenza per la nomina ricevuta. Successivamente, il medesimo consulente beneficiava di un indebito e generoso compenso da parte dell’avvocato per l’ottenimento di una perizia particolarmente favorevole. In un’ultima fase, la dinamica corruttiva si perfezionava attraverso la redazione congiunta della sentenza, concordata dall’avvocato di parte e dal giudice di pace, con quest’ultimo che riscuoteva dal professionista la seconda parte della tangente, il cui importo variava in ragione del risarcimento indebitamente sentenziato, anche grazie alla consulenza pilotata.

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Gli accertamenti a carico di Iannello hanno consentito alla guardia di finanza di Torre Annunziata di rilevare una significativa sproporzione tra le entrate finanziarie e il patrimonio costituito dall’indagato rispetto ai redditi dichiarati. In particolare, è stato evidenziato un aumento esponenziale delle disponibilità di denaro accumulate nell’ultimo quinquennio, che gli hanno permesso anche l’acquisto di autovetture ed immobili fittiziamente intestati a familiari conviventi. Con l’esecuzione del provvedimento cautelare sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza disponibilità finanziarie, due immobili ubicati a Scafati e beni mobili per un ammontare complessivo di oltre 1,5 milioni di euro.

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