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venerdì, Aprile 19, 2024
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Fanghi non depurati sversati in mare, 16 arresti a Napoli: indagati anche poliziotti

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Fanghi non depurati sversati in mare, 16 arresti a Napoli: indagati anche poliziotti. Questa mattina il comando provinciale della Guardia di Finanza e la Questura di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone e a due misure interdittive nei confronti di altrettanti soggetti responsabili a vario titolo dei reati di corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori. Contestualmente, sono in corso sequestri di immobili, società e denaro contante per un valore di oltre 4 milioni di euro.

Fanghi immessi in mare senza essere trattati attraverso il depuratore di Napoli Est: c’è anche la contestazione di disastro ambientale nei confronti di alcuni degli indagati arrestati oggi da polizia e guardia di finanza. Nel mirino degli investigatori è finita la Sma, la società in house della Regione che si occupa di rifiuti. Sono emersi numerosi episodi di corruzione, anche di appartenenti alle forze dell’ordine, oltre a gare d’appalto pilotate.

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Dalle intercettazioni emerse durante le indagini emerge lo sversamento in mare dei fanghi. Secondo quanto emerge dalle indagini del pm Wookcock, coordinate dalla Dda di Napoli, da Acerra e Marcianise quotidianamente veniva ‘prodotto’ e sversato un cassone di fanghi.

Gli arrestati

Finiti agli arresti Salvatore AbbateSalvatore Tedesco Giuseppe Savino; ai domiciliari invece Rolando Abbate Cristina Abate, ma anche Agostino ChiattoLorenzo Di DomenicoErrico FogliaMichele FurinoAbramo MaioneVittorio PorciniGiacomo PernaLuigi RiccardiVincenzo RiccardiLucio Varriale (classe 1952) e Giuseppe Auletta. Sospesi per sei mesi Domenico Boenzi Domenico Sabatino.

Tra i nomi spicca quello di Vittorio Porcini, sostituto commissario di Ponticelli. Per lui l’accusa è di rivelazione di segreto in cambio di presunti valori e benefit. Accuse da verificare ma che al momento hanno ‘ristretto’ agli arresti domiciliari l’uomo.

I reati contestati sono corruzione, riciclaggio, inquinamento ambientale, emissione di fatture per operazioni inesistenti e trasferimento fraudolento di valori. In totale sono sedici le persone arrestate.

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