venerdì, Agosto 15, 2025
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Femminicidio di Denisa, il sospetto sul killer: “Non era solo”

Vasile Frumuzache potrebbe avere uno o più complici. Nel mirino degli inquirenti ci sono ora i tre cellulari nascosti in casa e un quarto apparecchio rinvenuto sotto il sedile dell’auto della guardia giurata che ha confessato di aver ucciso Denisa Maria Adas, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27, trovate senza vita a Montecatini Terme.

Ipotesi sul complice del killer di Denisa

L’ipotesi del complice dunque si rafforzerebbe, secondo quanto scrive La Repubblica, che sottolinea il passaggio in cui, nel testo della misura cautelare disposta dal gip, si valuta come “comprensibile il sospetto della Procura” che Frumuzache non abbia fatto tutto da solo.

Su questo fronte, un italiano residente nel Pistoiese sarebbe stato ripreso dalle telecamere del residence da cui Denisa è scomparsa il 15 maggio, proprio nei minuti precedenti al delitto e mentre Frumuzache era già nell’edificio. Quell’uomo viene visto mentre si allontana scuotendo la testa. E’ scattata una perquisizione e si starebbe lavorando sugli elementi trovati.

L’inchiesta si orienta comunque sulla pista dei delitti seriali. Infatti ci sono infatti forti analogie tra i due omicidi e anche alcuni elementi rituali, come l’uso apparentemente anomalo degli stessi cellulari: durante l’omicidio di Denisa, il killer ha utilizzato la sim di Ana Maria per chiamare la sua utenza e agli inquirenti ha detto: “Non so perché l’ho fatto”.