Violazione dell’articolo 6 bis-Comma 2l . n. 401/1989 che, citiamo testualmente, “punisce con l’arresto fino ad un anno e l’ammenda da 1.000 a 5.000 euro chi, in un luogo in cui si svolgono manifestazioni sportive, superi indebitamente una recinzione o separazione dell’impianto o, ancora, invada il terreno di gioco”.
È la contestazione fatta dalla Procura di Udine a Salvatore Balzano, il 38enne tifoso del Napoli diventato celebre per aver raggiunto gli spogliatoi degli azzurri alla Dacia Arena e aver festeggiato con i calciatori la vittoria del terzo Scudetto dopo il pari tra Udinese e Napoli dello scorso 4 maggio.
Salvatore, di professione cameriere e sposato con 4 figli, era stato rintracciato da InterNapoli.it e dalla trasmissione di Radio Marte “La Radiazza” condotta da Gianni Simioli raccontando al nostro sito e al programma radiofonico la sua “impresa” che l’ha portato sin dentro il cuore della festa della squadra del Napoli alla Dacia Arena nell’incredulità, quella però gioiosa, dei giocatori di Spalletti a partire da Amir Rrhmani che in napoletano aveva esclamato: «Chi ca.. è chist?» tra l’ilarità generale.
Il tifoso del Napoli ora è indagato dalla Procura del capoluogo friulano per essere entrato sul terreno di gioco, così come tanti altri supporter napoletani e bianconeri, e poi per aver raggiunto gli spogliatoi (unico a farlo a quanto risulta).
La posizione dell’avvocato
Sergio Pisani, avvocato difensore di Balzano, al nostro sito afferma: «La condotta di Salvatore è sicuramente un caso isolato, goliardico e senza violenza; è ancora tutto da accertare nello specifico il suo comportamento». Quanto da lui fatto potrebbe essere anche ricondotto, aggiunge l’avvocato Pisani all’articolo «131 bis del codice penale rientrante nella condotta particolarmente tenue. Diciamo anche le dichiarazioni rese alla stampa non definiscono l’eventuale reato».
L’amarezza di Salvatore
Salvatore Balzano, appreso di essere indagato, non nasconde l’amarezza. «Non mi aspettavo di finire indagato. Quando la Digos mi ha notificato l’atto, ho fatto fatica a crederci. Io sono entrato in campo alla Dacia Arena a fine partita come altre 15.000 persone. Ciò è successo – afferma a InterNapoli.it – perchè ero sulla vetrata e da dietro migliaia di tifosi spingevano e per questo mi sono ritrovato in campo. Ho raggiunto gli spogliatoi in modo casuale, senza nessun intento di arrecare danni come si può vedere benissimo dai video. Non sono uno che scavalca per raggiungere il rettangolo di gioco ma dovete capire la ressa che c’era quando il match è terminato e il Napoli ha conquistato lo scudetto».