Antonio Nobile è accusato di aver esploso diversi colpi di kalashnikov in strada ad Afragola. Le forze dell’ordine hanno analizzato un video, registrato lo scorso primo gennaio, in cui il giovane figlio del boss dei Panzaruttari, detto Topolone, avrebbe esploso diversi colpi di fucile dal balcone della sua abitazione. Dunque il figlio di Giuseppe Nobile è stato riconosciuto dal tatuaggio sul braccio sinistro.
La disponibilità di armi da parte del gruppo criminale è dimostrata proprio dal contenuto del
telefono cellulare di Marco Castiello, sequestrato lo scorso agosto. Dalla copia forense effettuata, infatti, sono state analizzate anche diverse fotografie che testimoniano il possesso e l’uso delle armi da parte del gruppo afragolese.
Secondo l’indagine della DDA di Napoli, Nobile avrebbe dato le direttive sulla distribuzione della droga e imposto i prezzi per lo spaccio. Inoltre Topolone avrebbe gestito anche la cassa del clan e con i soldi avrebbe dato le ‘mesate’ agli affiliati detunuti.
Il blitz contro i Panzaruttari di Afragola
Ad un mese dalla sparatoria al bar di via Sportiglione è scattato il blitz. Martedì la polizia di Stato e i carabinieri della compagnia di Casoria hanno arrestato 10 persone riconducibili alla fazione Nobile, erede del clan Moccia. L’operazione si è svolta nel parco di Sant’Antonio, luogo dove nel recente passato si sono registrati l’esplosione di colpi di pistola contro le auto in sosta e gli scontri tra bande criminali. Quest’ultime cercano di occupare gli spazi lasciati liberi dal clan Moccia.
Stese e agguati, così i Nobile seminavano il terrore ad Afragola


