venerdì, Agosto 15, 2025
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Flop turistico Roccaraso, scontro tra un tiktoker e Borrelli

Una riduzione di due terzi delle presenze e un confronto acceso tra il tiktoker napoletano, Anthony Sansone, e il deputato Francesco Emilio Borrelli hanno caratterizzato una tranquilla domenica a Roccaraso. L’invasione bus che non c’è stata, dopo il caos scatenato una settimana fa dall’arrivo di 250 pullman degli utenti del ‘mordi e fuggi’. Solo oggi, lunedì 3 febbraio è tornato a nevicare.

Borrelli ha accusato il tiktoker: “Vergognatevi. Napoli non c’entra con voi. Noi siamo la Napoli di Sophia Loren, di De Filippo e non della Camorra e della criminalità“.

Sansone ha replicato: “Noi influencer siamo realtà. Io sono pulito e mi sono realizzato e non possono etichettare tutta Napoli così”. A quel punto Borrelli ha accusato: “La monnezza siete voi e non noi. Se ve ne andate è meglio. Io amo la terra e le persone per bene”. Sansone ha ribadito: “Io domenica scorsa non c’ero e mi dovete delle scuse”.

I provvedimenti del sindaco di Roccaraso

Alla fine ha avuto ragione il primo cittadino Francesco Di Donato, con i suoi provvedimenti di contingentamento degli arrivi assistito da un centinaio di forze dell’ordine: qualcuno però, sia sugli impianti, sia in paese, si è poi lamentato per un’attività ridotta.

Complice anche una giornata fredda e con il cielo coperto, sono arrivati solo 40 dei 60 pullman autorizzati, registrando 2.500 arrivi, oltre agli ottomila saliti sugli impianti; numeri bassi rispetto a domenica scorsa quando l’invasione in paese fu di 13 mila persone, che si aggiungevano alle 20 mila presenti sulle piste. Tre bus diretti a Roccaraso sono stati rimandati indietro dopo il filtro alla “dogana” di Castel di Sangro, poiché sprovvisti di autorizzazione, mentre altri si sono diretti verso altre località abruzzesi e molisane.

“Calo di presenze a Roccaraso”

Intorno alle 15.30 sono ripartite le prime comitive campane anticipando la partenza a causa della pioggia. “Un calo di presenze, ma il messaggio che deve passare non è quello che dobbiamo essere di meno – ha affermato il sindaco Di Donato – il sistema approntato ha retto e diventa un modello anche per i prossimi weekend, fino al 2 marzo”. Anche per il presidente della Provincia dell’Aquila e sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, “il sistema è stato dissuasivo per gestire la situazione”.