Stamattina l’avvocato della famiglia di Esposito e il sindaco di Marigliano hanno lanciato un appello istituzioni e ai cittadini in seguito alla morte di Sara e Aurora. “E’ una tragedia che coinvolge l’intera nazione che vive nell’emarginazione sociale e nello sfruttamento del lavoro. Sono mercati quasi completamente illegali. Voglio portare il grido di denuncia della famiglia al cuore delle istituzioni attraverso una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella. – ha affermato il legale Angelo Melone – Sono necessarie misure politiche per creare delle opportunità, perché non è possibile che due ragazze si accontentano di essere pagate 150 euro a settimana, mettendo a repentaglio le loro vite. Siamo in un territorio che non fornisce opportunità e purtroppo ci si accontenta. La famiglia chiede giustizia e vuole che queste morti non siano vane, anzi, diventino un punto di svolta per sensibilizzare le istituzioni“.
“Il lavoro nero viene alimentato anche da coloro che si rivolgono a questo mercato. C’è anche una responsabilità dei cittadini che si rivolgono a mercati paralleli. La nostra amministrazione sarà presente al fianco della famiglia“, ha dichiarato il sindaco di Marigliano, Giuseppe Jossa.
I funerali di Sara e Aurora Esposito
All’uscita le bare delle gemelle, morte nell’esplosione della fabbrica abusiva ad Ercolano, sono state accolte dai palloncini bianchi e rosa tenuti da presenti. Straziante è stato il momento dell’uscita dei feretri delle due giovani rimaste uccise nella drammatica esplosione.
Don Lino D’Onofrio ha pronunciato una toccante omelia durante i funerali: “Quanto successo a Sara e Aurora non è normale: non è normale in attesa della vita che ci doveva essere. Noi non dobbiamo abituarci a questo ma sentirci inquieti e responsabili. Non dobbiamo dimenticare e non possiamo permettere che ci siano altre situazioni simili che ci fanno apparire normali cose che non lo sono. Sempre le stesse ingiustizie e morire sempre nella stessa maniera. Sara e Aurora non chiedevano cose strane e impensabili, chiedevano la normalità, come tanti di noi chiedono“.
La lettera della sorella di Aurora e Sara
La sorella di Aurora e Sara Esposito ha letto una toccante lettera ai funerali nella chiesa di Marigliano. “Ho il cuore devastato. Quando siete nate voi, io ero ina ragazzina, vi ho curato, cambiato il pannolino, vi ho dato da mangiare, vi ho vegliato. Vedendovi crescere man mano, vi amavo sempre di più. Vi ho protette, dall’età di 16 anni eravate sempre con me. Quante risate fatte insieme, quanti pianti per consolarci, quanti abbracci e baci, i più sinceri e più veri. In macchina litigavate sempre per mettere la musica e per cantare a squarciagola e io insieme a voi, che eravate la mia rinascita, le mie figlie. Ne avete passate tante, ma avevate sempre il sorriso”
“Eravate vanitose ma anche dolci. Amavo i miei figli come amavo voi. Avrei dato la mia stessa vita per voi, ma in questo caso non ho potuto fare nulla. Sono morta senza di voi, eravate la mia spalla e io la vostra. Quante notti a parlare di cosa ci faceva stare bene e cosa ci faceva stare male. Non so se un giorno mi abituerò alla vostra assenza fisica, ma so che non vi dimenticherò ma. In ogni cosa che farò ci sarete sempre. In ogni passo, in ogni posto. Ora siete due angeli nel posto dove siete. Insieme siete nate e insieme siete andate via. Vi amerò per sempre, piccole sorelle mie, sangue del mie sangue. Spero che un giorno ci incontreremo di nuovo per riabbracciarci“, queste le parole della sorella maggiore Giusy