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venerdì, Aprile 19, 2024
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Fiumi di droga tra Napoli e Caserta, pene ridotte per il boss e il nipote

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Davanti alla Terza Sezione della Corte d’Appello di Napoli, presieduta dalla da Rosanna Saraceno, si è tenuto il processo di appello a carico del Gennaro Morgillo, boss 33enne, e del nipote 23enne Mario Romano, difesi dall’avvocato Vittorio Fucci.

Morgillo e Romano, insieme ad altri, erano imputati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, banda armata, porto e detenzione illegale di armi e vari episodi di spaccio. Il processo è fondato su intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che su numerosi sequestri di sostanza stupefacente e di arsenali di armi.

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OPERAZIONE FIUMI DI DROGA

L’operazione denominata Fiumi di Droga fu caratterizzata dall’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare in relazione a reati commessi tra il 2016 ed il 2019 tra la Valle Caudina, in particolar modo Montesarchio ed Airola, la Valle di Suessola, Maddaloni ed alto Napoletano.

Romano e Morgillo, secondo la Procura Antimafia e la Procura Generale presso la Corte D’Appello di Napoli, erano capi indiscussi di un organizzazione criminale finalizzata al traffico di droga e di armi, che operava tra le provincia di Caserta e di Benevento. L’organizzazione trattava cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana. Accogliendo la tesi dell’ avvocato Fucci, al boss Morgillo, considerato promotore dell’associazione, è stata ridotta la pena inflitta in Primo grado di circa 3 anni, scendendo da 13 anni e 8 mesi a 10 anni e 10 mesi, mentre in Primo grado la Procura Antimafia aveva chiesto una pena di 20 anni.

RIDUZIONE DELLA PENA ANCHE PER IL RAS

Anche per il ras Romano vi è stata una notevole riduzione di pena di 1 anno e 2 mesi, rispetto alla condanna di Primo grado, scendendo la pena da 6 anni e 6 mesi a 5 anni e 4 mesi. Per il Romano la Procura Antimafia, in Primo grado, aveva chiesto una pena di 18 anni.  Il 23enne, però, con l’assoluzione richiesta dal legale Vittorio , dal ruolo di promotore dell’associazione finalizzata al traffico di droga, dall’aggravante della banda armata, dal reato di porto e detenzione illecita di armi, nonché da numerosi episodi di spaccio, ebbe in Primo grado solo la condanna di 6 anni e 6 mesi. Per altri imputati le condanne di Primo grado sono state confermate o sono state ridotte di poco.

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