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Marano. Condannato a 10 anni in Appello, Baiano assolto in Cassazione

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Condanna annullata in Cassazione e rinvio, per un solo capo di imputazione, in Appello per Giancarlo Baiano, 33 anni, di Marano, coinvolto nel processo contro il clan Sperandeo. La V Sezione della Corte di Cassazione ha confermato per tutti le condanne in Appello, tranne per il maranese Baiano (difeso dall’avvocato Carlo Carandente Giarrusso, ndr), che in secondo grado aveva incassato ben 10 anni di reclusione.

La sentenza della Corte di Appello, risalente al marzo del 2017, aveva condannato undici delle trenta persone coinvolte nell’indagine sullo spaccio gestito dal clan Sparandeo.

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Arturo Sparandeo, 66 anni (11 anni, 1 mese e 10 giorni), Arturo Sparandeo, 36 anni (15 anni e 4 mesi), Corrado Sparandeo, 62 anni (11 anni, 1 mese e 10 giorni), Saverio Sparandeo, 57 anni (11 anni, 1 mese e 10 giorni), Stanislao Sparandeo, 40 anni (10 anni).

Arturo Sparandeo (classe ’83) e Stanislao Sparandeo erano stati ritenuti responsabili anche di associazione finalizzata allo spaccio di droga. Un’imputazione, quest’ultima, per la quale erano stati condannati anche Corrado Sparandeo, 33 anni (16 anni), Mirco Botticelli, 26 anni (8 anni e 8 mesi), Francesco Norice, 30 anni (8 anni e 8 mesi), Mario Russo, 34 anni (7 anni e 4 mesi), tutti di Benevento.

 

Il blitz risale a marzo del 2014 quando ci furono ventisei ordinanze di custodia cautelare, di cui dieci notificate in carcere per il clan Sparandeo e altri indagati. Provvedimenti emessi dalla Dda di Napoli. Gli inquirenti la definirono operazione «Tabula rasa», con chiaro riferimento all’azzeramento di una situazione criminale. Imputazioni differenziate per gli imputati, che andavano dall’associazione a delinquere di stampo camorristico, estorsione, usura traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina danneggiamento seguito da incendio.

 

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