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giovedì, Maggio 9, 2024
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Giovani morti a Secondigliano:«Posso vederlo per l’ultima volta?». Il dolore del papà di Vincenzo

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«Posso vederlo per l’ultima volta?». In queste poche parole il dolore di Alfredo Nocerino il papà di Vincenzo, il 24enne morto la scorsa notte insieme alla fidanzata Vida Shahvalad. I due giovani sono stati uccisi dalle esalazioni dei gas di scarico della Panda di colore rossa lasciata accesa nel box auto di prima traversa Fosso del Lupo dove i due giovani si erano appartati in cerca di un po’ di intimità (leggi qui l’articolo precedente). Come riportato da Il Mattino Alfredo Nocerino era palesemente scosso, quando ha rinvenuto i cadaveri del figlio e della sua fidanzata accasciati all’interno della vettura. L’immagine di un padre devastato dal dolore, come raccontano vicini, familiari e residenti che per tutta la giornata di ieri sono rimasti in quella traversa di corso Secondigliano. «Una tragedia immane perché si tratta di due giovani vite spezzate, tutto il Consiglio è vicino alla famiglia», ha commentato il presidente della VII Municipalità Antonio Troiano.

La tragedia di Vincenzo e Vida

Secondo una prima ricostruzione, la giovane coppia avrebbe lasciato l’auto accesa o usato una vecchia stufetta per scaldarsi dal freddo. Con il passare delle ore, nel box auto chiuso e senza un adeguato sistema di ventilazione, le esalazioni di monossido di carbonio avrebbero prima fatto svenire e poi ucciso i due giovani. Il condizionale è d’obbligo in questa fase delle indagini anche se è questa al momento l’ipotesi più probabile visto che i due giovani sono stati rinvenuti senza vestiti addosso all’interno dell’utilitaria. Vincenzo aveva studiato da web designer, una professione che amava molto. La sera dava una mano al padre in una pizzeria a Fuorigrotta. Ieri però aveva deciso di trascorrere una serata con gli amici e poi con la sua Vida. La giovane, studentessa, aveva lasciato l’Iran per studiare e costruirsi un futuro in Italia. Era regolarmente domiciliata a Napoli.

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