Si è chiuso il cerchio sulla rapina eseguita lo scorso 16 ottobre a Giugliano. Dopo gli arresti in flagranza del 25enne Davide Porro di Giugliano (il passeggero) e il 26enne Alessandro Pastore di Qualiano (l’autista), è arrivato oggi il fermo per un terzo soggetto, accusato di aver fatto da ‘filo’ ai due malviventi. Si tratta di Learco Iodice. I carabinieri della Compagnia di Giugliano gli hanno contestato il reato di aver partecipato alla rapina. Secondo l’accusa avrebbe fornito ai complici le informazioni per poi compiere il colpo (un filo di banca da 20mila euro) che poi non fu portato a termine grazie all’intervento dei carabinieri. Ad incastrare Learco anche una serie di intercettazioni tra gli indagati.
Effettuata presso la sua abitazione anche una perquisizione che però ha portato esito negativo.
I fatti accaddero in via Frezza, i militari notano due ragazzi a bordo di uno scooter. Indossano caschi e scalda-collo su quel mezzo che è anche senza targa, i carabinieri li seguono. I due sospetti rapinatori passano davanti a una farmacia, rallentano e guardano all’interno ma poi proseguono fino ad arrivare nei pressi di una tabaccheria dove decidono di fermarsi. Il passeggero fa per scendere e mette la mano sulla cintura, intervengono i carabinieri. L’auto “civetta” davanti allo scooter e i Carabinieri si qualificano intimando l’alt. I malviventi scappano e parte l’inseguimento tra sorpassi e manovre pericolose. Lungo il tragitto il passeggero lancia una pistola ma l’inseguimento continua fino a via Arco Sant’Antonio, all’altezza del cimitero, dove i Carabinieri riescono a bloccare i 2 e ad arrestarli.
Iniziano le perquisizioni e gli accertamenti: il passeggero indossa altri abiti sotto quelli visibili mentre l’arma lanciata viene recuperata: una pistola Beretta modello 34 calibro 7.65 con matricola abrasa e 5 colpi nel caricatore. A finire in manette il 25enne Davide Porro di Giugliano (il passeggero) e il 26enne Alessandro Pastore di Qualiano (l’autista). Sono già noti alle forze dell’ordine.
Le perquisizioni che si estendono anche a casa dei due permettono di rinvenire e sequestrare nell’abitazione di Porro un panetto di hashish e alcune dosi tra marijuana e altro hashish per un peso complessivo di 117 grammi. A casa di Pastore, invece, i Carabinieri hanno trovato un lampeggiante a magnete di quelli utilizzati dalle forze dell’ordine, una paletta segnaletica con gli emblemi della Guardia di Finanza, 5 colpi calibro 12, bustine e bilancini.


