E’ un motivo ricorrente che però non frena la rabbia di commercianti ed imprenditori della fascia costiera di Giugliano. Il Lago Patria è esondato da circa quattro giorni ma al momento non si è ancora intervenuti per riaprire la foce. I residenti e i commercianti del posto attendono gli interventi degli addetti ai lavori. Intanto sono costretti a ‘sopravvivere’ con il disagio che si aggiunge a quelli già presenti. Sono stanchi e delusi, ma continuano a stringere i denti perché nelle loro attività c’è il futuro delle proprie famiglie. “Attendiamo l’intervento di Sma Campania, sappiamo che non è di competenza comunale ma bisognerebbe comunque più attenzione e tempestività”.
La polemica dei commercianti
L’esondazione del Lago Patria non rappresenta una novità. I commercianti di Giugliano non frenano le parole nei confronti di chi dovrebbe intervenire: “Bisogna fare subito qualcosa. Invece, i problemi vengono continuamente rimandati. Siamo noi commercianti a pagarne le conseguenze. Non interessa a nessuno se tra i tanti problemi dobbiamo affrontare anche questo. Noi delle zone periferiche siamo dei fantasmi per tutti. Siamo giuglianesi solo quando dobbiamo pagare le tasse. E’ vero che questa situazione non è di competenza del Comune ma chiediamo comunque all’amministrazione di sollecitare”. Il commercio vive già un periodo difficile a causa dell’emergenza sanitaria: “Abbiamo affrontato mesi di chiusura totale a causa dei contagi. Ci stiamo rimettendo in piedi ma non è facile. Viviamo nella paura perché potrebbero essere disposte nuove chiusure da un momento all’altro. I casi di contagio stanno aumentando a vista d’occhio”.
La rabbia dei residenti
L’esondazione del Lago Patria non ha ripercussioni solo sui commercianti. Anche i residenti sono costretti ad affrontare il problema che si ripresenta puntualmente: “Ci risiamo. Si interviene solo in emergenza e mai per prevenire. Basterebbe una manutenzione regolare e controlli ma questo è chiedere troppo”.