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venerdì, Aprile 19, 2024
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Blitz tra Giugliano e Scampia, sgominata gang dello spaccio: coinvolto anche Ernesto Giordano

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Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, all’esito di un’articolata attività di indagine, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di sette persone di cui tre di custodia cautelare in carcere e quattro di arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord su richiesta di questa Procura della Repubblica. Le indagini svolte negli ultimi mesi dell’anno scorso hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in relazione a numerose condotte di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina ed ad una ipotesi di tentata estorsione collegata alla sottrazione di diversi chilogrammi di hashish da un carico di 100 chili nascosto ad Orta di Atella e destinato alla successiva commercializzazione. Tra le persone indagate vi sarebbe anche Ernesto Giordano, il 29enne vittima di un agguato la settimana scorsa proprio a Scampia (leggi qui l’articolo). Tra gli arrestati anche Vincenzo Sacchettino, il ‘Danielino’ della serie tv Gomorra e suo fratello.

Le operazioni d’intercettazione telefonica disposte sulle utenze nella disponibilità degli indagati si sono rivelate estremamente efficaci disvelando modalità, tempi e luoghi in cui avvenivano le richieste e le consegne di droga nonché la piena e continuativa sinergia tra i soggetti che si approvvigionavano della droga con quelli che la “piazzavano” in diverse zone dell’ampio territorio di Giugliano e della provincia di Caserta in cui operavano. Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini, inoltre, si sono rivelati immediatamente dimostrativi di un’attività di spaccio che, gestita attraverso continuative comunicazioni telefoniche, essenziali e spesso prive di significato compiuto, tra acquirenti e spacciatori ed un linguaggio convenzionale, riforniva di piccoli quantitativi di cocaina e raramente anche di hashish un numero elevato di acquirenti sempre negli stessi luoghi ed, in particolare, nei pressi di noti bar e pizzerie agevolmente individuabili. Gli indagati in meno di tre mesi d’indagini benchè privi di una vera e propria struttura organizzata, risultavano estremamente operativi con centinaia di conversazioni telefoniche giornaliere, tutte con una durata brevissima di 10/40 secondi e finalizzate a definire il numero di dosi e la località di incontro con il pusher che provvedeva alla consegna.

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