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venerdì, Marzo 29, 2024
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“Auguri ricch…”. Scritta omofoba a Giugliano durante la celebrazione di un matrimonio gay

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Pare che, nel 2018, unirsi in matrimonio non sia per tutti. O, almeno, non a Giugliano in Campania. Ancora oggi, pare evidente, è necessario specificare il genere dei membri della coppia che ha deciso di unirsi nel “sacro vincolo del matrimonio”. Ovviamente, ciò non basta comunque a portare la pace nel cuore di tutti. Quindi, ad esempio, accade che qualcuno decida di omaggiare una coppia che, di lì a qualche ora, avrebbe ufficializzato il suo amore con il rito civile, con una scritta omofoba. A piazza Municipio, a Giugliano, si leggeva “Auguri ricchioni“. Augurio accompagnato da una svastica. Simpaticamente, la scritta omofoba è stata realizzata accanto al disegno grezzo di un pene, come quelli che fanno i ragazzini ispirati dall’esplosione ormonale. Qualcuno, di tutta risposta, ha pensato bene di coprire la scritta con uno striscione di augurio per i due sposi. Già qui, la differenza: da una parte una scritta su un muro pubblico, dall’altra uno striscione removibile.

La scritta omofoba in piazza Municipio è un salto nel passato di 70 anni

Prima ancora di sentenziare il gesto e catalogarlo per quello che è (ossia, Medioevo culturale), sarebbe interessante chiedere ai nostri concittadini che hanno realizzato la scritta, se si sono resi conto che quello è un muro comunale. Se si sentono fascisti, nazifascisti o nazional socialisti, non dovrebbero perseguire il culto della Patria, tale da rispettarla come si rispettano i simboli religiosi? Ma non è tutto. I nostri illuminati concittadini, non hanno pensato che, nell’anno domini 2018, le vie delle città sono paragonabili ad un enorme Grande Fratello collettivo? Ecco, magari sono stati ripresi e verranno intercettati. Allora, queste domande gliele si potrebbe fare a voce. Gli si potrebbe chiedere, in ultimo, cosa nel loro processo di sviluppo culturale sia andato storto. Magari, dopo averli ascoltati, si potrebbe pensare di aiutarli. Perché questi nostri concittadini vanno aiutati. A vivere civilmente, nel presente.

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