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giovedì, Maggio 9, 2024
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«Gli diamo addosso», il boss non voleva ‘deludere’ gli alleati

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Non accennano a diminuire le tensioni nel cuore di Napoli, dove è in atto una guerra totale tra due clan. La prova che le tensioni tra i Rinaldi e i Mazzarella non sono mai finiti sta anche in una registrazione compiuta con una microspia di qualche anno fa. «Ha detto Sergio (che fu identificato dalla procura antimafia in Sergio Grassia, ritenuto vicino ai Rinaldi, ndr) … li vogliono dare addosso (attaccare gli affiliati ai Mazzarella in libertà, secondo la Dda, ndr). Se…….(incomprensibile) qualcuno….hanno paura di noi….che gli diamo addosso».  In una lunga intercettazione ambientale in carcere, Francesco Silenzio (marito di Assunta Formicola) raccontò al cognato Antonio Formicola cosa stava avvenendo a San Giovanni a Teduccio.

I Rinaldi già allora volevano approfittarne per riconquistare il territorio, era questo il succo del messaggio al reggente del clan detenuto. Francesco Silenzio si mostrava preoccupato dopo gli arresti di affiliati al clan Mazzarella con la conseguenza che il clan con base nel rione Villa voleva assicurarsi il controllo delle attività illecite. “Comunque qua sta un macello….loro stanno in galera “chiattone” (rivolgendosi ad Antonio Formicola, ndr). Poi non possiamo far vedere noi…che facciamo vedere i cani di pecora (i vigliacchi, ndr)….per questi qua (i Mazzarella, ndr) non possiamo far vedere…facciamo la brutta figura». E Formicola, con atteggiamento da capo: «tu sai cosa fare, hai mandato l’imbasciata…».

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