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venerdì, Marzo 29, 2024
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Green pass esteso, oggi il Consiglio dei Ministri: “E’ un primo passo”, ma è scontro nel Governo

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Si allungano i tempi per l’estensione dell’obbligo di Green pass. Oggi in Consiglio dei ministri si esamineranno solo alcune norme per introdurre il Pass per i lavoratori esterni della scuola e delle università, come addetti alle mense e alle pulizie, e per il personale delle Rsa.

“E’ un primo passo”, spiegano da Palazzo Chigi. Come a dire: altri seguiranno.

Un approfondimento è in corso, spiegano, con sindacati e imprese sull’estensione ai lavoratori del pubblico e del privato. Ma Matteo Salvini, dopo una telefonata col premier, sembra intestarsi la frenata e dichiara che Draghi non vuole l’estensione generalizzata del Green pass a tutti i lavoratori. Con parole che irritano chi in maggioranza avrebbe voluto da subito – come pure nei giorni scorsi si era ipotizzato – un intervento più deciso.

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“Abbiamo questi 200 miliardi dell’Ue da spendere, non possiamo permetterci per giochi politici di fermare il Paese”, dice il segretario del Pd Enrico Letta parlando di Green Pass a Radio Anch’io. Secondo Letta “la grande maggioranza del Paese vuole ripartire e non può farsi limitare da una minoranza che non vuole il rispetto delle regole. Chiedo al governo di tener conto del giudizio della maggioranza degli italiani, di andare avanti nell’estensione del green pass nel pubblico e nel privato, a partire dall’estensione a livello nazionale della norma che la Toscana ha lanciato sull’estensione obbligatoria al personale sanitario”.

Green pass Italia, solo scuola su tavolo Cdm

Il Green pass obbligatorio in Italia e la relativa estensione per la scuola approdano oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Ma il governo, che vede la maggioranza in agitazione per le posizioni della Lega, sembra prendere tempo e frenare sul certificato verde da applicare agli statali e anche al settore privato, preferendo procedere per gradi e fermarsi – almeno per ora – ai soli dipendenti di mense scolastiche e al personale delle pulizie impiegato nelle scuole. Prioritario il ritorno in sicurezza sui banchi e niente accelerazione, quindi, sul dl unico. Un ‘piccolo’ passo in avanti tutto sommato rispetto alle novità attese sull’estensione, aspettando che il tema venga trattato nella cabina di regia, non ancora convocata, che con ogni probabilità sarà rinviata alla prossima settimana.

E intanto non si placano le frizioni che scuotono la maggioranza: a soffiare ancora sul fuoco è il Carroccio, che martedì e mercoledì ha votato alla Camera gli emendamenti di FdI per limitare la portata del dl Green pass. Un voto che non ha messo in difficoltà la maggioranza, ma che suscita in ogni caso le ire dei colleghi amplificando le divisioni interne. “Un grave messaggio di ambiguità” da parte della Lega, sintetizza il ministro della Salute Roberto Speranza, che nella serata di ieri ha puntato il dito: “E’ come se in un tema delicato come quello della salute abbiamo un pezzo di politica che sta là vedere se si può prendere qualche voto o no”. Ma “l’estensione del Green pass – ha assicurato – non è una scelta politica” né è oggetto “di trattativa politica”.

E se “imprese e lavoratori vogliono politici del sì sì, no no. Per noi è ‘Sì al #greenpass’ e no all’ambiguità verso il mondo no Vax” – ha scritto oggi Enrico Letta su Twitter lanciando l’ennesima stoccata a Salvini – per Matteo Renzi “nel merito, la posizione di Salvini è assurda, è folle. Poi: che Letta voglia togliere Salvini dal governo lo dice da mesi, che Salvini non ne voglia sapere è altrettanto vero, ma l’arbitro è Draghi”, ha quindi sottolineato.

E sempre ieri anche il leader M5S Giuseppe Conte ha chiesto chiarezza. “Invito, senza polemiche, la Lega, che si è assunta una responsabilità” sostenendo il governo Draghi, “a essere conseguente e chiarire la propria posizione” sul green pass.

La replica di Salvini? Sul tipo di provvedimento che verrà adottato oggi in Cdm “non ho idea”, ma “sicuramente non c’è l’imposizione a milioni di lavoratori del settore pubblico e privato”. La Lega “sarà responsabile e costruttiva come sempre”, le parole del leader leghista che torna poi a sfidare i colleghi della maggioranza: “Con Draghi – dice – andiamo d’amore e d’accordo, Letta e Conte si tengano le loro preoccupazioni…”, la stoccata.

 

 

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