“Ora siamo uno a uno”. Una frase emblematica che rivela lo stato di tensioni negli scorsi anni nell’area flegrea. A confermare questo stato di cose è stato l’ex ras dei Longobardi-Beneduce di Pozzuoli Gennaro Alfano che ha spiegato come dopo l’agguato subito da Vitale Troncone poco prima di Natale del 2021 Gennaro Volpe, parente di Antonio Volpe, abbia commentato:”Ora siamo uno a uno”. Si tratta di uno dei passaggi chiave che spiega anche il momento di massima tensione vissuta allora tra il gruppo di via Costantino e quello della ‘99’ di via Catone:”MAZZACARRO Peppe mi ha presentato CALONE Antonio, che comunda a Posillipo ma stava sempre nella “99”; BUTTAFUORI Alfonso, che stava in “guerra” con TRONCONE Vitale, nonché molti loro collahoratori stretti. So che TRONCONE Vitale ultimumente ha subito un agguato da parte del clan della 99 che gli ha sparato in faccia, come mi è stato confermato da Simone Sorianello Nel 2022, SORANIELLO mi ha chiesto di procurargli una macchina rubata per organizzare un agguato contro il figlio di TRONCONE Vitale ed io gli ho portato una Fiat Punto rubata da Mimmo qualche tempo prima e che avevamo già utilizzato per fare una stesa sui “600 alloggi”, dopo il ferimento di IZZO e dopo che fu sparato contro CAMMINO Gennaro….’ ancora. Questo lo dico perché quando è capitata qualche stesa su Poscuoli o qualche ferimento di un nostro uomo, i Sorianello ci chiedevano sempre se avevamo bisogno di uomini o mezzi sul posto per poter rufforzare il nostro gruppo. Faccio un altro esempio: nel 2022, dopo che è stato spurato Troncone Vitale, Simone Sorianello mi chiese un’autovettura rubatu poiché gli serviva per andare a fare un’ulteriore stesa o agguato ai Troncone”
“Ora siamo uno a uno”, la guerra Sorianiello-Troncone e l’agguato al boss raccontati dal pentito
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.